«Accuse da verificare» di Roberto Condio

«Accuse da verificare» «Accuse da verificare» //professor Dal Monte «Indizi contraddittori» ROMA. «E' una storia che mi convince poco» Il professor Antonio Dal Monte, da sempre in prima fila nella lotta al doping con il suo impegno nelle commissioni del Comitato olimpico internazionale e della Federatletica mondiale, va con i piedi di piombo prima di bollare definitivamente Florence Griffith Joyner comi; vittima del doping. «Diamo pure per accertato due cose che ancora non lo sono, e cioè che la Griffith si sia dopata e che l'abbia fatto con quell'ormone umano per hi crescita. Ebbene, resterebbe comunque azzardato mettere in stretta relazione l'azione dell'Hgh infetto con la morte dell'americana». Perché, professore? «Perché, allo stato attuali; delle' nostre cono scenze, il morbo che trasmetteva quell'ormone infetto era una specie di rapidissimo e precocissimo Alzheimer che provocava demenza galoppante, progressiva altere zione della capacità di gestire i movimenti. E mi risulta che quello della Griffith sia stato un decesso ini provvisti, sopraggiunto in un quadro di benessere, se si eccettua l'infarto accusato un paio di anni prima in aereo». Nell'ambiente non si era mai avuta notizia di attesta partita avariata rubata nell'ospedale londinese? «No, non se n'era mai parlato. A differenza di altre situazioni analoghe che avevano fatto scattare l'allarme. La piti recente risalii a due-tre anni fa: ormone per la crescita estratto dall'ipofisi umana proveniente dalla Russia e destinato a un mercato clandestino sempre più senza scrupoli. Si seppe chi; quella partita arrivò l'ino a Vienna. Poi, il mistero». Anche ora che viene prodotto in maniera sintetica, l'Hgh continua comunque a essere utilizzatissimo da chi vuol doparsi. «Comi! no. Avete presente i blitz fatti quest'estate all"Università del Doping", ovvero al Tour de France? Ebbene, quali erano le sostanze più gettona te? Epo e ormone della crescita. Efficaci, più facili da nascondere di altre. Il loro mercato lievita: il problema è che meno del 10",, della quota di * Epo e Hgh venduta in tutto il mondo viene impiegata a fini terapeutici, per curare chi ne avrebbe effettivamente bisogno...». E la piaga-doping continua a ingrossarsi. «Già, e purtroppo le vere vittime sono i dilettanti, gli amatori che sempre più spesso leggiamo impegnati in imprese al di là di ogni limite e per questo portati ad affidarsi a praticoni. La mobilitazione è doverosa, ma in questi ultimi tempi c'è anche da dire che sul tema si è fatta troppa confusione Promuove \ rei una "costituente del buon senso": più che I mai, in questo periodo delicato, bisognerebbe ; usarlo in dosi massicce. Non spariamo nel mucchio, scindiamo chiaramente quel che è davvero doping dai semplici medicinali. Ali trimenti ci faremo ridere dietro da tutto il mondo. Avete presente la legge che incombe ì su di noi? Beni:, i meno tutelati saranno pro| prio gli atleti: qualcuno potrebbe spacciarsi per sano anche quando non lo è per evitare che il suo medico, pur di non prescrivergli un i medicinale a rischio, non lo faccia gareggiare». Roberto Condio

Persone citate: Antonio Dal Monte, Comi, Florence Griffith, Griffith

Luoghi citati: Roma, Russia, Vienna