Nubifragio al Sud, un'onda di morte di Fabio Albanese

Nubifragio al Sud, un'onda di morte Straripano due torrenti: inghiottite una famiglia e un'auto con a bordo due immigrati Nubifragio al Sud, un'onda di morte Una vittima e tre dispersi a Messina MESSINA. Un morto c tre dispersi, tetti scoperchiati, alberi sradicati, auto travolte da fango e detriti, strade franate e scantinati allagati. La prova generale dell'inverno, sul Basso Tirreno e in particolare sulle coste Nord della Sicilia e a Reggio Calabria, ha già un bilancio drammatico. La situazione più difficile è a Messina, dove 40 minuti di forte pioggia caduta tra le 20,30 e le 21,10 di domenica hanno trasformato la città e i comuni vicini in un unico, grande torrente in piena. Ne hanno fatto le spese una famiglia che, in auto, stava tornando a casa, e un exlracomunitario soqjreso dalla furia delle acque. Della famiglia, padre, madre e una figlia di 28 aniù, i soccorritori hanno trovato sinora solo il cadavere di Maria Coppolino, 59 amii, riverso sulla spiaggia accanto alla base militare di Marisicilia. Nessuna notizia del marito, Antonino Carità, 63 anni, e della figlia Angola, e nemmeno dell'auto, una Fiesta, sulla quale stavano viaggiando per tornare a casa. I tre stavano percorrendo una strada che costeggia il torrente Annunziata. L'allarme è stato dato solo ieri mattina, poi però le ricerche sono state estese anche in mare perché si teme che l'auto, travolta dal torrente, sia finita nello Stretto. In serata, ima telefonata al «112» ha segnalato due corpi che galleggiavano nei pressi di Reggio Calabria. Sono cominciate le ricerche, andate avanti per tutta la notte. L'altra tragedia si consumava negli stessi momenti a causa dello straripamento di un altro torrente, il Pace. Sulla strada che porta a Curcuraci, in contrada Maratta, i soccorritori hanno trovato un immigrato dello Sri Lanka, Ranil Tiron, incastrato nelle lamiere della sua auto. Soccorso e ricoverato in ospedale, quando ha ripreso conoscenza ha raccontato il suo dramma e ha chiesto del nipote, Simone Fernando, 20 anni, che era con lui in macchina. Nessuno, però, l'ha visto: è il terzo disperso. La magistratura ha già aperto un'inchiesta per accertare le responsabilità nella mancanza o nel dissesto dei canali di scolo delle acque piovane. 140 minuti di pioggia su Messina hanno trascinato decine di auto nei torrenti; i vigili del fuoco hanno lavorato ore per estrarre dagli abitacoli, vivi ma terrorizzati, automobilisti sorpresi dalla furia delle acque che scendevano dalle colline attorno alla città. Nel quartiere Annunziata, il più colpito, una palazzina è rimasta bloccata per il crollo di un muraglione e la strada di accesso alla fa¬ coltà di Farmacia è sbarrata da una frana. In provincia, a Milazzo, Pace del Mela, Sant'Agata di Militello, sono stati segnalati cornicioni pericolanti, allagamenti e strade franate o dissestate. E sull'altra sponda dello Stretto, a Reggio Calabria, una tromba d'aria ha devastato la zona del lungomare. Danni anche a Palermo, dove un pomeriggio di forte pioggia e vento ha messo in ginocchio la città. Situazione più tranquilla nelle zone alluvionate della Campania: «Quella di domenica ha detto il sindaco di Sarno, Gerardo Basile - è stata la prima giornata di pioggia, dopo il disastro, in cui tutto è rimasto sotto controllo». Fabio Albanese Automobili travolte da fango e detriti tetti scoperchiati Tromba d'aria devasta il lungomare di Reggio Calabria Un'immagine del nubifragio che ha devastato Messina

Persone citate: Antonino Carità, Gerardo Basile, Maratta, Maria Coppolino, Simone Fernando