Monica e Starr, due sconosciuti di Franco Pantarelli

Monica e Starr, due sconosciuti Il «Washington Post»: una scelta del giudice per non rovinare la loro intesa Monica e Starr, due sconosciuti «L'ex stagista non ha mai incontrato il procuratore» NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Per incredibile che possa sembrare, 0 procuratore speciale Kenneth Starr e Monica Lewinsky non si sono mai incontrati. E' l'ultima stranezza di cui si viene a conoscenza dell'inchiesta sulle scorribande sessuali di Bill Clinton che lo ha portato a un passo dall'impeachment ed a rivelarla è il «Wasliington Post», che ieri ha dedicato un lungo articolo al bizzarro rapporto di «ostilità-complicità» stabilitosi nel corso dei mesi fra due personaggi che più diversi non potevano essere: lui che «mentre fa jogging canta fra sé gli inni religiosi imparati dal padre pastore», lei che «al primo incontro con il Presidente non ha problemi a mostrare il modello delle sue mutande». In tutto il «lavoro ai fianchi» su Monica per ottenere la sua testimonianza, Starr non è mai apparso in prima persona, dice il giornale. Temeva, spiega una fonte a lui vicina, di «rovinare il rapporto che si stava creando», perché sapeva che la ragazza lo considerava un nemico. Così, al primo incontro con Monica, quello del gennaio scorso all'hotel Ritz-Carlton di Pentagon City da cui cominciò tutto, lui preferì mandare i suoi collaboratori; durante l'incontro decisivo di luglio in un appartamento di Manhattan in cui Monica decise finalmente di dire tutto in cambio dell'immunità, Starr era in attesa altrove (nonostante a suo tempo si disse che quell'incontro, per renderlo il meno «formale» possibile, era avvenuto a casa della suocera del procuratore, che vive appunto a Manhattan) e perfino nel momento cruciale, quello della deposizione davanti al gran giurì in cui la ragazza mise a verbale tutto ciò che aveva concordato nei giorni prima con gli uomini di Starr, lui non c'era. La faccia di Monica lui l'ha vista solo in tv e la famosa curiosità di tutti per la sua voce, l'unico «segreto» che le è rimasto, è una curiosità anche per il procuratore. Ma seppure da lontano, la «presenza» di Starr si faceva sentire e Monica non ha mai avuto dubbi sul fatto che loro due avessero un preciso interesse in comune. Per lei, Starr era l'unica persona che poteva evitarle, attraverso l'immunità, le conseguenze legali della sua dichiarazione giurata al processo Paula Jones in cui aveva detto di non avere mai avuto una relazione sessuale col Presidente. Per lui, Monica era l'unica persona che con la sua testimonianza gli poteva consentire di «incastrare» Clinton e di salvare la sua inchiesta su Whitewater dalla quale non era riuscito a cavare nulla. Alla fine, quella sorta di intesa a distanza ha funzionato. Franco Pantarelli

Luoghi citati: Manhattan, New York