Eltsin

Eltsin Eltsin Rimpianto per Helmut MOSCA. La certezza ufficiale del Cremlino è che «l'attuale livello di cooperazione tra Russia e Germania» verrà mantenuto anche con il nuovo Cancelliere Gerhard Schròder. Ma la prima reazione di Boris Eltsin ai risultati delle elezioni tedesche è stato un caldo elogio, che sa di rimpianto, al vecchio amico sconfitto Helmut Kohl, e solo una cauta attesa verso il nuovo venuto. Al rampante Schròder, un sostegno entusiasta e un po' imbarazzante è giunto invece dal comunista Ghennadi Zjuganov, le cui lodi funebri a Erich Honecker sono recenti. Eltsin, ha detto uno dei suoi portavoce, non può non sottolineare «il contributo dato dal Cancelliere uscente allo sviluppo dei rapporti russo-tedeschi: i meriti di Kohl non cadranno nell'oblio» specialmente in Russia, cui il leader Cdu «è stato particolarmente vicino nei periodi più difficili». Il ricordo ha contenuti personali, che risalgono ai giorni drammatici dell'operazione a cuore aperto subita dal presidente russo due anni fa, ma soprattutto politici. Kohl è stato l'uomo che ha messo fine al dopoguerra tra Russia e Germania, riuscendo a dialogare con Mosca dai tempi di Brezhnev a quelli di Gorbaciov, fino all'amicizia con Eltsin e alla fiducia - espressa con investimenti economici superiori a quelli di ogni altro Paese - nella Russia post-sovietica. Dal canto suo Schròder non mostra minor prudenza e continua a ripetere che le relazioni con Mosca resteranno immutate, ma dovranno avere una «base più ampia» rispetto agli ultimi anni, caratterizzati dal rapporto privilegiato e personale tra Kohl e Eltsin. La strategia del Cancelliere socialdemocratico appare indirizzata, cioè, a svincolare gli interessi tedeschi in Russia della crisi da uno Eltsin che gli appare in declino fisico e politico. Un interlocutore che si proclama più attento ai problemi sociali, come Schròder auspica, potrebbe essere il governo di Evghenij Primakov, dal quale pure, tuttavia, arrivano per ora soprattutto omaggi a Helmut Kohl e al suo ministro degli Esteri Klaus Kinkel, amico personale dell'attuale premier russo. Il portavoce del ministero degli Esteri Vladimir Rakhmanin ha levato un peana all'ex Cancelliere, che «ha avuto un ruolo eminente nella storia della Germania e di tutta l'Europa». Quanto al nuovo governo di Bonn, il portavoce si è limitato a esprimere la speranza che esso «favorirà l'ulteriore rafforzamento dei rapporti di buon vicinato e di partnership», senza risparmiarsi un «quasi ammonimento»: «E' molto importante continuare a compiere sforzi congiunti per evitare pause nella cooperazione russo-tedesca». [Ansa]