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Monsignor Re: Assisi ha ancora bisogno di aiuto «A 12 mesi dal sisma si vive ancora nella precarietà» Monsignor Re: Assisi ha ancora bisogno di aiuto ASSISI. Stimolare di nuovo la solidarietà nei confronti delle popolazioni di Umbria e Marche colpite dal sisma e che ancora «vivono nella precarietà». E' la sollecitazione che monsignor Giovanni Battista Re, arcivescovo della segreteria vaticana, ha rivolto ieri celebrando la messa in memoria dei quattro morti nel crollo di un anno fa delle volte della Basilica Superiore di San Francesco. Raffiche di vento, seguite da scrosci di pioggia, hanno investito i celebranti e le oltre 1500 persone che hanno preso posto sul prato davanti alla Basilica: lo stesso prato dove un anno fa c'erano le macerie e le migliaia di frammenti degli affresclii, simili a coriandoli. Con il sottosegretario alla Protezione civile, Franco Barberi, hanno assistito alla funzione religiosa rappresentanti delle istituzioni locali, tanti volontari che hanno fornito un aiuto nell'emergenza e cittadini giunti dai vari centri terremotati. Molti i pellegrini di Ostra Vetere, il comune di Ancona da dove proveniva padre Angelo Api, uno dei due frati (l'altro era polacco) morti per il crollo. I parenti delle vittime (oltre ai due religiosi, due tecnici della Soprintendenza) hanno ricevuto in dono da monsignor Re la preghiera di San Francesco, trascritta su pezzo di legno. Nella sua omelia monsignor Re ha fatto poi riferimento alle «ferite ancora presenti nelle case, nelle chiese e nei monumenti di Assisi e degli altri centri terremotati», ma anche «alle ferite interiori, quelle del cuore, che sono più profonde». Però «l'esempio di San Francesco e Santa Chiara può contribuire alla ricostruzione, morale e materiale». Giulio Berrettoni, padre custode della Basilica di San Francesco, ha fatto un appello per «ripartire con fiducia insieme», in attesa della festività di San Francesco, domenica prossima, quando la Campania presente il cardinale di Napoli, Michele Giordano - offrirà l'olio votivo sulla tomba del santo. [Ansa]