Esplode un bar panico tra i turisti di Gian Antonio Orighi
Esplode un bar panico tra i turisti A Palma di Majorca quaranta feriti Esplode un bar panico tra i turisti MADRID. Mentre le forze dell'ordine sono in allarme rosso nel timore di un attentato di una frangia militarista della organizzazione indipendentista basco-spagnola Età, contraria alla tregua che i terroristi hanno dichiarato dal 18 scorso, una strana e ancora inspiegabile esplosione ha fatto tremare di paura ieri la Spagna. Alle 11,20 è saltato per aria il notissimo «Gran Cale Cappuccino», uno dei dehors più frequentati del Paseo Maritimo di Palma di Majorca, nelle Isole Baleari. I feriti, nessuno dei quali italiano, sono 48. Tre dei quali, tra cui una turista inglese e un cameriere, in fin di vita. Lo scenario che si sono trovate davanti le decine di ambulanze subito accorse era dantesco. Clienti stesi all'interno ed all'esterno del «Café» sanguinanti e coperti di calcinacci del soffitto. L'edificio distrutto. Mentre ululavano le sirene dei soccorsi, i testimoni assicuravano di aver sentito un'esplosione secca, senza fiamme. Il prefetto di Palma Joan Fageda e il prefetto Catalina Cirer si sono affrettati a tranquillizare il Paese alle 12,30: «Dopo le prime indagini, crediamo che non si tratti di un attentato. Anche perché le ferite che hanno riportato i clienti non presentano segni di mitraglia (che usa di solito l'Età per moltiplicare l'effetto del suo tritolo, ndr). Probabilmente si tratta di un'esplosione di gas butano». Ma il giallo rimane. Il proprietario del «Gran Café Cappuccino», presente al momento dell'esplosione, ha assicurato: «Nel mio locale non usiamo gas di nessun tipo. Solo elettricità». E in serata Cirer ammetteva: «Bisognerà fare indagini meticolose. Forse è colpa delle condutture del gas». Gian Antonio Orighi Un'immagine del caffè distrutto dalla esplosione a Palma di Maiorca |FOTO AP-EFE]
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