STRADA IN SALITA

STRADA IN SALITA STRADA IN SALITA sioni e quei tagli al salario dei primi giorni di malattia che avevano dimezzato l'astenzionismo più ostinato d'Europa. E' fondato il timore che l'Spd non abbia fatto i conti negli ultimi 16 anni di opposizione con una realtà economica globale diventata radicalmente competitiva. In passato il modello tedesco consentiva di redistribuire all'interno del Paese, nella forma di alti salari e posti di lavoro, i benefici di un sistema stabile e basato su interessi intrecciati e protetti. L'apertura delle frontiere ha mostrato nei primi anni Novanta le fragilità di un sistema che solo al costo di milioni di posti di lavoro ha recuperato negli ultimi due anni la competitività perduta. Il timore sull'adeguatezza dell'Spd è fondato sulle performances dei Laender da loro amministrati che segnano record di disoccupati e di debiti e strutture produttive arretrate. Il presidente del partito, Oskar Lafontaine, è legato a una visione antica dell'economia, difensore dei consumi privati e pubblici e desideroso di controlli sui movimenti di capitale. Lafontaine in qualità di futuro ministro delle Finanze e dell'Europa controllerà dal basso e dall'alto le leve di politica economica del Paese, avendo inoltre in mano il pieno consenso del partito. Fino a pochi mesi fa gli errori di politica economica di un Paese sarebbero stati sanzionati dai mercati finanziari, che ne avrebbero colpito la moneta, imponendo un razionamento delle risorse finanziarie (più alti tassi d'interesse). Oggi un errore tedesco significherebbe un'automatica punizione per l'intera Europa dell'euro in una fase di crisi incombente per l'instabilità finanziaria globale. Che i destini europei siano rimescolati dal cambio di governo di Bonn non c'è dubbio. 48 ore prima del voto i governi europei più vicini all'Spd hanno proposto la creazione di un modello sociale europeo sull'orma della tradizione tedesca. Bonn e Parigi daranno vita a iniziative di coordinamento che allontaneranno, nel bene e nel male, l'Europa dai modelli più competitivi sui mercati globali. A fine ottobre i governi socialisti europei proporranno un'iniziativa di controllo della finanza mondiale che allenterà il controllo di qualità dei mercati sulla politica dei governi. Un organismo governativo inoltre affiancherà la Banca centrale europea nell'esercizio della politica economica europea. Schroeder stesso è paladino di un'Europa in cui gli standard sociali dei singoli Paesi siano appaiati a quelli tedeschi, frenando così la concorrenza alla Germania da parte di Paesi più deboli non più in grado di competere. In un'Europa che sembra ansiosa di abbandonare il metodo del confronto tra Paesi verso il modello più efficiente, per affidarsi di nuovo al primato della politica, le amibizioni e le nostalgie della generazione dei cinquantenni socialisti tedeschi rischiano di rappresentare un'illusione travestita da speranza, una sfida nobile ma temeraria o, come avrebbe detto Musil, un'incomprensione della realtà. Carlo Bastasi n

Persone citate: Carlo Bastasi, Lafontaine, Musil, Oskar Lafontaine, Schroeder

Luoghi citati: Bonn, Europa, Germania, Parigi