«Il mio modello è Brandt Il nemico la disoccupazione» di F. Man.
«Il mio modello è Brandt Il nemico la disoccupazione» Il vincitore «Il mio modello è Brandt Il nemico la disoccupazione» «Un accordo con la CDU è possibile Il Paese ha bisogno di stabilità» BONN DAL NOSTRO INVIATO Un omaggio allo sconfitto, ma anche la gioia perché l'esito delle urne porterà un «cambiamento generazionale». «Dopo sedici anni l'era Kohl è finita». Così parla ieri sera Gerhard Schroeder, classe 1944, nella sede dell'Spd, con accanto la giovane moglie Doris e il presidente del partito Oskar Lafontaine («senza di lui il nostro successo non sarebbe stato immaginabile). «Adesso il nostro dovere è di modernizzare radicalmente il Paese e lottare contro il rallentamento delle riforme», è il primo messaggio dell'uomo che sarà Cancelliere alle telecamere. Per quel che riguarda Kohl «è stato un avversario difficile», ma «corretto», per il quale Schroeder ha «rispetto» e che «ha fatto delle cose importanti per la Germania, un uomo che ha innegabili meriti storici». Ma al cancelliere uscente e al suo partito va anche un rimprovero: quello di aver cercato di «dividere il Paese in due fazioni» durante la campagna elettorale. Poi il richiamo ai padri nobili della socialdemocrazia tedesca, Willy Brandt ed Helmut Schmidt: «Hanno rappresentato l'innovazione e una nuova partenza, io voglio inserirmi in questa continuità. Punto primo della sua politica è naturalmente la «lotta contro lo spettro della disoccupazione di massa», il problema che oggi attanaglia la Germania come tutta l'Europa, e che riguarda in particolare i laender della exDdr per i quali promette par¬ ticolare impegno e attenzione. Schroeder ieri sera, nel corso di una intervista alla Bbc, ha detto che la formazione di una «Grande coalizione» con i cristiano democratici è possibile. «La Germania - ha dichiarato - ha bisogno di stabilità e stabilità significa essere in grado di disporre di una consistente maggioranza in parlamento». Dopo avere comunque ribadito che sarebbe prematura parlare di quale governo la Germania disporrà prima che si possano avere i risultati definitivi, Schroeder ha dettto: «Ci sono due possibilità: una è la coalizione rosso-verde senza gli ex comunisti e l'altra è la Grande coalizione». Ma un messaggio, che ha già mandato chiaro e forte in campagna elettorale, ci tiene a ripeterlo: la Germania ha bisogno «di un governo stabile, senza fare ricorso al Partito comunista rinnovato». [f. man.]
Persone citate: Brandt, Gerhard Schroeder, Helmut Schmidt, Kohl, Oskar Lafontaine, Schroeder, Willy Brandt
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