Un giorno di «pulizia» nel Kosovo: 68 morti

Un giorno di «pulizia» nel Kosovo: 68 morti L'Alto Commissario per i profughi: sono in pericolo 40 mila donne, vecchi e bambini in fuga Un giorno di «pulizia» nel Kosovo: 68 morti I soldati diMilosevic stringono i tempi della repressione ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO Sono almeno 68 gli albanesi uccisi nell'ultima offensiva delle truppe serbe nel Kosovo. Dopo una settimana di bombardamenti ininterrotti dei villaggi intorno a Vucitrn, Mitrovica, Glogovac e Srbica, le autorità di Belgrado hanno annunciato la fine dell'azione militare sul Monte Cicavica, nella parte settentrionale del Kosovo, confermando la perdita di sette agenti di polizia. Cinque sarebbero saltati in aria quando la jeep sulla quale viaggiavano è finita su una mina, mentre altri due sono stati uccisi in un agguato. Le truppe di Milosevic hanno cominciato a ritirarsi soltanto dal versante orientale del Monte Cicavica, sostengono però le fonti albanesi. Nel paese di Dobrosevac, nei pressi di Glogovac, 5 mila civili albanesi sono tuttora accerchiati dalle forze jugoslave. Negli ultimi quattro giorni l'artiglieria pesante serba ha raso al suolo 18 villaggi, scacciando dalle loro case mi- gliaia di persone. «La situazione con i profughi è particolarmente drammatica a Resnik dove sono ammassati più di 40 mila donne, vecchi e bambini» ha dichiarato il portavoce della Lega Democratica del Kosovo, il maggiore partito albanese. «Bisogna fermare immediatamente i combattimenti affinché le persone sfollate possano ritornare a casa» ha dichiarato l'Alto Commissario per i Profughi dell'Orni, Sadako Ogata in visita nel Kosovo. Dopo aver incontrato i profughi di Resnik la signora Ogata ha spiegato che tutti vorrebbero ritornare alle loro abitazioni. Bisogna però far presto, prima che venga l'inverno, specialmente per le decine di migliaia di profughi che vivono sotto il cielo aperto, ha detto l'Alto Commissario dell'Onu, aggiungendo che secondo il presidente Milosevic si tratta soltanto di 700 persone. «Ho visto molte località distrutte nell'ex Jugoslavia, ma la mia impressione è che nel Kosovo la distruzione sia continua». Fonti albanesi sostengono infatti che alcune centinaia di villaggi kosovari sono stati completamente distrutti. «L'ultimatum della Nato al presidente jugoslavo va proclamato nei prossimi giorni perché sta arrivando l'inverno» ha dichiarato in un'intervista al Wolt am Sonntag, il ministro della Difesa tedesco Wolker Ruhe. Durante la riunione degli alleati in Portogallo in cui è stato deciso di preparare le forze della Nato per un intervento militare nel Kosovo, la Germania ha insistito affinché venga dato un ultimatum a Belgrado. Ingrid Badurina Una drammatica immagine di civili in fuga nel Kosovo

Persone citate: Glogovac, Milosevic, Ogata, Resnik, Sadako Ogata, Sonntag