«Vieni in chiesa», firmato Dio di Lorenzo Soria
«Vieni in chiesa», firmato Dio In Florida grande campagna pubblicitaria per rilanciare la fede «Vieni in chiesa», firmato Dio DIO, si sa, si manifesta attraverso vie molto misteriose. E allora perché non fare ricorso ai cartelloni pubblicitari lungo le strade e le fiancate degli autobus? Centinaia di cartelloni, comparsi negli ultimi giorni a Fort Lauderdale, a Pompano Beach e in altre città della Florida e che offrono finalmente una spiegazione per il traffico che attanaglia i residenti dello Stato: «Continuate a nominare invano il nome di Dio, renderò gli ingorghi ancora più grandi», firma un po' minaccioso «God» rivolto agli automobilisti che procedono a passo d'uomo lungo la Interstate 95. In un altro tabellone, scritta bianca su fondo nero, un Dio più misericordioso propone: «Dobbiamo parlare». Poi c'è quello in cui affronta chi mette in dubbio la sua stessa esistenza con queste domande: «Pensi che non esisto?». Segue la solita firma: God. Dio. L'agenzia pubblicitaria che ha lanciato la singolare campagna ha rifiutato di rivelare l'identità del committente, contribuendo così ad accrescere l'aria di mistero che circonda l'intera operazione. Si sa solo che l'anonimo individuo deve essere un tipo molto facoltoso (la spesa è sui 400 milioni di lire) e anche estremamente pio, visto che il suo unico scopo è quello di indurre i suoi concittadini a riflettere su Dio, fede e religione. E se non c'è modo di misurare l'efficacia della campagna, le prime reazioni sono diverse quanto prevedibili. Ci sono gli entusiasti, come l'Arcidiocesi di Miami che ha fatto sapere che in «tempi complessi» quali i nostri ogni strumento è buono per avvicinarsi al Signore. Ci sono organizzazioni come il Council of Christian Churches, che urlano al sacrilegio. Poi c'è Mr. Bill Bennett, che vive a 40 metri da un cartellone stradale firmato Dio. «Non Ilio neanche notato», ha confessato a un'intervistatrice. Quindi ha aggiunto: «L'ultima volta in cui ci ho fatto caso c'era una ragazza in bikini». Lorenzo Soria
Persone citate: Bill Bennett, Lauderdale
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