Sedici solitari alla sfida con gli oceani

Sedici solitari alla sfida con gli oceani Parte oggi dagli Usa la «Round Alone». Lo skipper: non so ancora spiegarmi perché con me non ce Andrea Sedici solitari alla sfida con gli oceani Giovanni Soldini faro del giro del mondo in barca a vela CHARLESTON DAL NOSTRO INVIATO Una sfida contro se stessi, la natura, gli altri oppure la ricerca o un'occasione per divulgare un'idea o semplicemente la voglia di star soli in mezzo al mare e non pensare ad altro che far correre la barca, in fuga dalla linea di partenza, alla rincorsa di una nuova meta. Ciascuno dei 16 partecipanti al Round Alone, il giro del mondo a vela in solitario, ieri ha spiegato perché oggi, a mezzogiorno, si presenta al via. Nessuno parla di premio perché il premio non c'è: questa non è Coppa America e nemmeno la Wlùtebread che godono dei contributi di grosse sponsorizzazioni. Chi corre questa regata è un autentico outsider. C'è anche Giovanni Soldini su Fila. Gli occhi persi nel vuoto, raramente fa brillare fra le rughe tristi quel sorriso un po' spavaldo. Non annuncia nulla di importante: «Sono qui per la seconda volta, l'altra volta ero arrivato secondo...». Fuori le bandiere che adornano le barche garriscono al vento, lui, dentro, non riesce a spiegare perché, qui tra noi, non c'è anche Andrea Romanelli, scomparso nel freddo dell'oceano ad aprile. «Sono tranquillo - recita perché ho esperienza, ma in fondo le cose importanti sono altre». 1A CARA. In solitaria si devono percorrere 27 mila miglia in quattro tappe: Charleston (Usa)Città del Capo (partenza 5 dicembrel-Auckland (6 febbraio)- Punta del Este (10 aprile)-Charleston (arrivo a maggio). Ogni tappa ha la sua difficoltà: l'Atlantico con i suoi uragani (per fortuna i tre che stavano minacciando questa regata hanno preso la via del Nord), o le bonacce tropicali; i mari del Sud per il freddo, le onde gigantesche, il vento che talvolta può raggiungere 80 nodi, i ghiacci galleggianti. Il costo organizzativo è di 1012 milioni di dollari. Si può seguire sul sito www.aroundalone.com. I CONCORRENTI. Due classi, nella prima ci sono le barche di 60 piedi-20 metri. In questa classe c'è Soldini e altri 6 skipper. Nella classe due (50 piedi, 18 metri) sono iscritti nove concorrenti. A BORDO. Su Fila (e anche su altre barche concorrenti) è stata applicata la tecnologia più sofisticata per dare più stabilità alla barca (con la chiglia basculante e altre appendici) e migliorarne la velocità (vele, albero alare, profili). Fila in barca ha inoltre un piccolo albero con sartie e vele di rispetto da usare in caso di disalberamento. Per la sicurezza oltre alle normali postazioni di bordo l'organizzazione ha fornito a tutti i concorrenti segnalatori satellitari di sos e telefoni. La cambusa di Soldini comprende, per una tappa: 8 chili di pasta Barilla precondita; tortellini; 18 litri di vino; bresaola; parmigiano; verze; pesche; dolciumi. NAVIGATOR. Pensate che Soldini stia tutto il tempo al timone mentre naviga? Scordatevelo. «Ho tanto di quel da fare che non riesco proprio a stare al timone dice e mostra uno dei quattro piloti automatici di cui è dotata la sua barca -: io devo stare al computer a studiare la meteo». Strani questi solitari, fanno tanta fatica per riuscire a partire con i loro velieri e poi finiscono col navigare in cielo a caccia di vento. Irene Cablati Giovanni Soldini parte oggi per il Round Alone il giro del mondo a vela in solitario

Persone citate: Andrea Romanelli, Barilla, Giovanni Soldini, Soldini

Luoghi citati: America, Charleston, Città Del Capo, Este, Usa