«Molte punture sono pericolose»
«Molte punture sono pericolose» <Dal 1994 esiste una casistica terrificante, con 200 casi di malformazioni» «Molte punture sono pericolose» // medico: è sempre fondamentale la libera scelta MARIO Montinari è aiuto primario al dipartimento Pediatrico del Policlinico di Bari, e presidente dell'associazione «Universo bambino» che contesta l'obbligo dei vaccini. Professore, la Società internazionale di Pediatria ha ribadito in un convegno a Torino l'importanza dei vaccini. Lei che cosa risponde? «Ci fanno passare come untori. Dicono che abolire l'obbligo dei vaccini significa volere le epidemie». Non è così? «Non scherziamo. Il problema non è scegliere tra vaccino imposto e libera scelta. La nostra associazione ha una casistica terrificante: dal '94 abbiamo osservato 200 casi di malformazioni provocate dai vaccini». Il ministero e molti pediatri sostengono che sia un numero irrilevante, che i benefici superino i rischi. «Il ministero non è in possesso di casistiche. Non può dire nulla, su questo aspetto. Non sostenia- Mario Mdel Poldi Baril'epatita rischiosotto i ontinari clinico contro A e B ragazzi 6 anni mo a spada tratta il "no" ai vaccini: chiediamo che prima di vaccinare un bambino siano fatti esami per vedere se sia un soggetto a rischio; che si indaghi anche sulla salute della famiglia». Dite però anche che certe epidemie non possono più scatenarsi, mentre il professor Rondini, per esempio, sostiene l'opposto. «Questo è puro terrorismo psicologico. Pensi che in Puglia si sta pensando di somministrare ai bambini un vaccino combinato contro l'epatite A e B, mentre la stessa casa farmaceutica sconsiglia l'iniezione ai ragazzi sotto i 16 anni». E il pericolo di epidemie legate all'immigrazione? «Altra informazione distorta». Scusi, che interesse avrebbero molti pediatri a volere vaccinazioni in massa? «Guardate i convegni di medicina. Chi li sponsorizza? Le case farmaceutiche. C'è molta compiacenza tra medici e case farmaceutiche».[m. acc] Mario Montinari del Policlinico di Bari: contro l'epatite A e B a rischio i ragazzi sotto i 16 anni
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