«Sema vaccini, bimbi in pericolo»

«Sema vaccini, bimbi in pericolo» «E' necessario l'obbligo a scuola, come dimostrano Usa, Canada e Germania» «Sema vaccini, bimbi in pericolo» //pediatra: le epidemie sono sempre in agguato GIORGIO Rondini, direttore della divisione di Patologia neonatale del Policlinico San Matteo dell'Università di Pavia, appoggia l'obbligatorietà delle vaccinazioni contro la poliomielite, la difterite, il tetano e l'epatite B. Professore, chi vi contesta invoca il diritto a decidere per la propria salute, quindi anche a scegliere i vaccini. «Rinunciare ai vaccini obbligatori significa mettere in pericolo non solo la propria salute o quella del proprio figlio, ma anche quella della comunità». Vi accusano, per queste dichiarazioni, di «terrorismo psicologico». Chi chiede vaccinazioni facoltative sostiene che non ci siano più i pericoli di un tempo. Che cosa risponde? «Se non ci sono epidemie è proprio perché siamo riusciti a vaccinare il 90% della popolazione, il limite minimo per la sicurezza. Resta solo il rischio dell'epatite B, che infatti è l'ultimo vaccino reso obbligatorio». Insomma, non bisogna abbassare la guar- Giorgio dell'undi Pavia: varicella,e rosolia eogni due Rondini versità morbillo pertosse splodono o tre anni dia? «E le dimostro il perché: malattie come il morbillo, la varicella, la pertosse e la rosolia, per le quali in Italia non c'è obbligatorietà di vaccino, esplodono ogni due o tre anni». Però, finora, l'Italia era l'unico Paese a imporre i vaccini a scuola. «Falso. Ci sono le stesse regole negli Stati Uniti, in Canada e in Germania. Società arretrate, secondo lei?». Parliamo di epatite B. In questo caso siamo davvero gli unici. «L'Organizzazione mondiale della Sanità dice espressamente agli altri Paesi di fare altrettanto. Quindi, semmai, il problema non è di abolire l'obbligo da noi, ma di estenderlo altrove». E il bilancio rischi-benefici? «Gli effetti collaterali dei vaccini obbligatori sono minimi. Un solo esempio: quello contro la poliomielite fa ammalare 1 bimbo su 2 milioni. In Italia significa un caso ogni due anni». [m. acc] Giorgio Rondini dell'università di Pavia: morbillo varicella, pertosse e rosolia esplodono ogni due o tre anni

Persone citate: Giorgio Rondini, Sema