Borrelli verso l'addio Guerra per la successione

Borrelli verso l'addio Guerra per la successione Borrelli verso l'addio Guerra per la successione MILANO EGLI ambienti della Procura milanese si dà ormai per scontato: Francesco Saverio Borrelli è sul piede di partenza. Era stato lui stesso, passata la boa di metà agosto, a dare l'annuncio, cogliendo tutti di sorpresa, compresi i pm a lui più vicini, quelli di Mani Pulite: «Mi sembra arrivato il momento di andarmene. Credo di poterlo dire con sufficiente certezza: intendo porre al Csm la mia candidatura per la carica di procuratore generale di Milano». E il momento adesso è arrivato. Non solo perché il 9 ottobre Vittorio Loi, l'attuale Pg, dovrà lasciare il suo ufficio al terzo piano di palazzo di giustizia avendo ormai raggiunto i limiti d'età per la pensione (72 anni). Ma perché il 30 settembre, a metà della settimana prossima, scadrà la possibilità di presentare la domanda al Csm per quello che per Borrelli sarà formalmente un avanzamento di carriera. Sebbene nei fatti risulterà un ritiro ad una vita più tranquilla che nessuno, amici e nemici (forse più gli ultimi che i primi) vorrebbe negargli. E del resto Borrelli, per anzianità, valore e capacità organizzative, ha ormai maturato ampiamente tutti i requisiti che la nuova carica richiede: un grado più elevato, un posto di grande prestigio, con poteri di controllo generale sull'operato degli inquirenti milanesi. Ma per nulla paragonabile al più scottante e strategico ufficio da procuratore capo che lo stesso Borrelli ha indubbiamente contribuito a rendere negli ultimi anni più importante e visibile che mai. Il diretto interessato, ancora ieri, ha fatto sapere di non voler dare nulla per scontato: «Non dirò a nessuno se davvero presenterò quella domanda. Nel caso, lo si verrà a sapere da Roma». E fino a giovedì sera, al Csm non risultava giunta nessuna richiesta. Dunque, un ripensamento dell'ultimo minuto è sempre possibile e l'uomo, nonostante la leggendaria freddezza, si è spesso dimostrato sensibile alla mozione degli affetti, tanto da aver già rinunciato una volta alla gara per la presidenza della Corte d'Appello che lo avrebbe visto anche questa volta in pole position. Infine, perché l'uscita di scena di Borrelli assumerebbe inevitabilmente il valore simbolico della chiusura di un'epoca: quella di Mani Pulite. Con tutte le conseguenze del caso, soprattutto ora che le inchieste contro la corruzione (in particolare sui magistrati della capitale, con imputati del calibro di Berlusconi e Previti) stanno per entrare in un'altra delicata fase: quella dei processi. E senza Borrelli verrebbe a mancare quel ruolo «politico» e arduo di scudo di protezione delle inchieste che il procuratore ha costruito pazientemente su di sé in questi anni di turbolenze giudiziarie. Ma dopo 10 anni da guardiano del faro (quello della procura, naturalmente), il sessantottenne procuratore ha più volte fatto capire di essere stanco e di voler concludere la carriera su una poltrona dove gli onori contano più degli oneri. Forse è anche per questo che ultimamente Borrelli ha rarefatto i contatti con il mondo dell'informazione, in attesa di formalizzare una decisione. Dando per scontato che con il suo trasloco si aprirebbe la lotta per la successione. In gara ci sono il suo attuale vice, Gerardo D'Ambrosio, che nei sei mesi d'interre¬ gno assumerebbe le redini della procura e che lo stesso Borrelli, in agosto, ha indicato come successore gradito: «Ma - dice l'aggiunto - non so ancora se presenterò la mia domanda». In ogni caso il Csm si troverebbe inevitabilmente a dover scegliere tra diverse candidature. Compresa quella dell'attuale capo della procura circondariale, Giovanni Caizzi che, nel caso andasse in porto la riforma del giudice unico voluta da Flick (ma le previsioni sono per giugno), si troverebbe automaticamente con un posto nella procura del tribunale, inizialmente come aggiunto. Ma poi Caizzi, uomo molto cauto, poco propenso alla ribalta dei media, per anzianità e grado potrebbe guardare più in alto e, secondo le ultime voci di corridoio, farcela, [p. col.] Ti — ~ ,J: x*:l t „ : ; : Il pg di Milano Loi va in pensione e mercoledì scade il termine per presentare domanda al Csm r\i a I : t c D'Ambrosio parte sfavorito Caizzi procuratore circondariale potrebbe avere maggiori chances IL CAMBIO DELLA GUARDIA

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