Tre colpi di revolver al medico della mutua

Tre colpi di revolver al medico della mutua Ucciso nell'ambulatorio, mistero a Gioia Tauro Tre colpi di revolver al medico della mutua REGGIO CALABRIA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Tre colpi di revolver sparati quasi certamente da brevissima distanza. Uno all'altezza di un orecchio, a bruciapelo, che sa tanto di colpo di grazia, per un «lavorai pulito, costato ieri mattina la vita ad un medico della mutua di Gioia Tauro. Luigi loculano aveva 57 anni. E' stato ammazzato nel pianerottolo davanti al suo ambulatorio, in pieno centro, a Gioia Tauro. Tre colpi di revolver di grosso calibro per un delitto ancora indecifrabile. Un omicidio consumato nel giro di pochi istanti, sullo sfondo di tuia cittadina in quasi perenne emergenza 'ndrangheta. Eppure un delitto che pare non avere quelle modalità mafiose che avrebbero consentito, comunque, di privilegiare da subito alcune ipotesi rispetto alle tantissime che adesso gli investigatori stanno invece valutando. Medico della mutua da sempre, impegnato nel sociale, ma anche in politica: prima nelle fila della democrazia cristiana, poi aveva contribuito a fondare il Ppi nella Piana e, poco più di due anni fa, la richiesta di passare con il pds. Era stato anche consulente del Comune per le questioni sanitarie. Un delitto nella capitale delle cosche del Tirreno, eppure non necessariamente un delitto di 'ndrangheta. «Gigi» loculano era una persona irreprensibile, e lo stesso procuratore di Palmi, Elio Costa, che dirige l'inchiesta sul misterioso delitto, ieri si è detto con¬ vinto che il medico potrebbe essere stato ucciso «perché era una persona per bene». Essere una persona per bene, da queste parti, ha inteso Costa, può diventare un difetto, fino a costare la vita. Un favore non concesso a chi non tollera rifiuti? Tutto è possibile, per spiegare la morte di un professionista che lo stesso sindaco di Gioia Tauro, Aldo Alessio, ricorda come una persona incapace di fare del male, «mite, chiaro nelle scelte e che aborriva la violenza e i sopraffattori». E allora si fa fatica perfino a ipotizzare che Gigi loculano - sposato, con due figlie laureate e un fratello titolare di una grossa farmacia, giusto sotto il pianerottolo che ieri si è imbrattato di sangue ■ possa essere stato ucciso magari perché si era rifiutato di curare un latitante. E' difficile ipotizzare, cioè, che qualcuno a lui si sia rivolto per chiedergli certe cose. E si ripiomba nel buio delle «tante ipotesi». Buio fitto. Dodici ore prima dell'agguato il Consiglio comunale di Gioia Tauro aveva discusso di legalità, a distanza di pochi giorni da un attentato che aveva mandato in fumo otto pullman. Il medico, negli anni passati, alla guida di un'associazione, si era schierato in prima linea in battaglie sociali: una delle più recenti, poco meno di un anno fa, l'avversione alla costruzione di un inceneritore alle porte di Gioia Tauro. Secondo il pds della Piana sarebbe da escludere l'ipotesi di un movente politico. Il buio. Rocco Valenti Il medico assassinato davanti all'ingresso del suo ambulatorio nel centro di Gioia Tauro

Persone citate: Aldo Alessio, Elio Costa, Rocco Valenti

Luoghi citati: Gioia Tauro, Palmi, Reggio Calabria