Bertinotti: è Prodi che ha chiuso di Fabio Martini

Bertinotti: è Prodi che ha chiuso Il leader di Rifondazione replica alle accuse dell'Ulivo: noi volevamo trattare Bertinotti: è Prodi che ha chiuso «Ora è inutile tentarci con piccole modifiche» NAPOLI D-VL NOSTRO INV.ATO Anche stasera la signora Lelia Ber- j tinotti è li in prima fila, lei che è sposata con Fausto da 33 anni e j che eoi marito paria spessissimo di politica: «Come finisce questa storia del governo" Io lo so...». Co- ! me finisce? sfinisce bene per chi ha girato il Paese in questi mesi. Ovunque andavamo sentivamo la nostra gente che diceva: "Basta! Falla finita! Uscite dal governo!"». Fausto Bertinotti non può ascoltare la moglie perché è unpegnatissimo in un rognoso dibattito con Antonio Sassolino. Ma il piglio di Bertinotu. le sue parole, gli slogan che lancia ai disoccupati che lo punzecchiano sotto il palco, combaciane con la -sensazione.» della signora Lelia: il leader di Rifondazione parla già da leader dell'opposizione. Urla: >Xon è demagogia chiedere la casa, la scuola e i libri gratis per chi ha veramente bisogno!». Tra la sua gente, ma anche nelle chiacchierate in privato. Fausto Bertinotti sembra aver già lanciato il cuore oltre l'ostacolo, sembra uno che ha deciso di staccare la spina dei governo e non ha alcuna voglia di -pensarci. Certo, deve averlo un po imbarazzato l'ultima apertura del governo, quel supplemento di miliardi per le spese sociali. Lo lascia intuire il suo viso contratto tra gli stand della Festa di Liberazione, ma soprattutto il suo commento: «.I miliardi in più per le politiche sociali" Non siamo mica dal salumaio o dai droghiere' Noi siamo rispettosi di ogni mille lire in più che entrano nelle tasche dei pensionati...». Sembra uno spiraglio ma non lo è: •.Inutile rincorrere le piccole modifiche, è il giudizio complessivo sulla Finanziaria che resta negativo». Altro sintomo di una certa tensione: lui. il tigno dei ferroviere che ha una gentilezza e un aplomb da aristocratico, per una volta si lascia scappare una battuta un po' acida nei confronti di Prodi: «Se lui non vede, noi possiamo soltanto fornirgli degli occhiali...». E ancora: <*La trattativa non l'abbiamo chiusa noi, l'ha chiusa Prodi, quando non ha preso in considerazione le nostre richieste». Un Bertinotti granitico, persino reso più rigido dalle ultime aperture del governo e che fornisce una propria lettura dei dati Istat sugii occupati -.Sarebbe uno schiaffo per il Mezzogiorno fare salti di gioia per dati che non esprimono una diminuzione effettiva della disoccupazione». Semmai la piccola sorpresa di questa discesa di Bertinotti a Napoli è un'altra: l'accoglienza ostile dei disoccupati organizzati, quelli che più di prima saranno i suoi interlocutori sociali. Non appena Bertinotti e Bassolino salgono sui palco, partono i primi slogan «Lavoro. lavoro, lavoro!". Bassolino è abituato e guarda i contestatori con un vago disprezzo. Bertinotti, no. Prova inizialmente ad applaudire, ma gli slogan si infittiscono e si fanno irridenti, grevi: «Ci avete rotto il c...... Di nuovo: -Lavoro, lavoro, lavoro!». Situazione non semplice e infatti entra nel panico il moderatore Gabriele La Porta, che quasi come un disco incantato ripete: «Parleremo di questo, parleremo di questo, parleremo di questo, parleremo di questo*. Il dibattito può partire e s'intuisce subito un approccio diverso tra Bertinotti, che cerca di andare incontro alle istanze dei disoccupati e Bassolino ifischiato e applaudito i che mette continuamente paletti, va spesso contropelo. Dice il sindaco: *Se non fossimo nell'Euro la lira sarebbe nella tempestai. Interruzione con un megafono: -.Vogliamo un tavolo pubblico con Bertinotti e Bassolino'-. Il sindaco: «Io non sono d'accordo con i vostri metodi e con il vostro pretendere, ma il sindaco non nega incontri a nessuno». La Porta: "Allora non c'è l'incontro, scusate, l'incontro c'è...». Bertinotti: «Vorrebbero fare dei! Euro¬ pa una dependance dell'America del Nord». «La giustizia è implacabile con i poveri e lassa con i potenti", «La prima conquista è un lavoro onesto per tutti», «Nel Mezzogiorno servono centinaia di migliai di posti pubblici per lavori veramente utili». Bassolino di rimando: -Attenzione, ricordiamo 10 sviluppo sbagliato di certe opere pubbliche assurde». Bertinotti: «Antonio, ma la gente ci dice che vuole lavoro!». Bassolino: «Le assunzioni le faremo, ma con i concorsi pubblici nei quali non entra 11 sindaco e devono entrare tanti Esposito Gennaro, che non hanno la protezione né mia, né vostra». Fabio Martini

Luoghi citati: America Del Nord, Napoli