L'occupazione torna a crescere

L'occupazione torna a crescere L'occupazione torna a crescere A luglio creati oltre 70 mila nuovi posti E' ROMA stato un bel sollievo per il governo riunito ad approvare la legge finanziaria: finalmente i posti di lavoro aumentano, +0,4% da aprile a luglio, ovvero 76.000 in più, secondo l'indagine trimestrale dell'Istat. «Un rovesciamento. E i posti nuovi creati sono veri, sani», sostiene il ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi. Ma negli auspici del governo c'è ben altro: 570 mila nuovi posti nel quadriennio 19982001, secondo la «relazione previsionale e programmatica» approvata ieri. E' solo un ridimensionamento marginale rispetto ai 630 mila del «Dpef» di maggio, cifra che a quasi tutti gli esperti era parsa esagerata. A sostegno delle sue speranze il governo può ora citare le misure pro-occupazione nella legge finanziaria '99. Potrebbe esserci anzi una novità nascosta, non annunciata ieri. Come Romano Prodi ha accennato ai sindacati negli incontri dei giorni scorsi, la trattativa con Bruxelles sulla «fiscalizzazio- ne degli oneri sociali» nel Mezzogiorno ò ripresa; un accordo pareva vicino, ma è stato impedito dalle ripercussioni del violento contrasto sulla Malpensa. Nella legge finanziaria è in ogni caso previsto uno stanziamento corposo. Se non si trovasse l'intesa, lo si impieghe- rebbe in sgravi alle imprese piccole, escluse dal divieto di Bruxelles (tetto di circa 190 milioni di lire agli aiuti in un triennio). In caso positivo, si potrebbe concedere invece uno sgravio sul costo del lavoro per tre anni a tutte le imprese operanti nel Mezzogiorno. Che qui occorra agire è uno dei capisal¬ di di tutta la «Rpp '99» approvata ieri: creare nuovi posti di lavoro significa crearli al Sud, perché in alcune aree del Nord si è invece vicini alla piena occupazione; e per crearli occorre superare lo svantaggio di produttività con il Nord (1522%). Sempre con l'occhio al Sud, la «previsionale» resuscita il concetto di programmazione, in disuso da due decenni o quasi. E' lo stesso Ciampi a spiegare che cosa intende: «Vi sono servizi, infrastrutture essenziali che lo Stato ha il dovere di realizzare in via diretta; gli operatori economici devono conoscerne contenuti e tempi di realizzazione, per poter assumere le proprio decisioni di investimento. L'obiettivo è di coinvolgere la società civile nel processo decisionale dell'investimento pubblico, di suscitare senso di responsabilità». Ovvero: decidere come spendere e quando, in un dialogo tra governo, enti locali, imprese e sindacati. Così, un documento che nella tradizione si era ridotto a un incoerente cumulo di promesse dei vari ministeri contiene un capitolo nuovo: «Primo rapporto sulle politiche per lo sviluppo del Mezzogiorno». Lì il Tesoro cerca di documentare e controllare che cosa si sta facendo, e con quali tempi; perché finora una visione di in¬ sieme mancava agli stessi uffici ministeriali. Ed è risultato di buon auspicio, nei dati diffusi dall'Istat, che a luglio il numero dei posti di lavoro nel Mezzogiorno sia tornato su livelli non più toccati da quattro anni, con un +0,8%. Per il resto, le cifre della «previsionale» rispecchiano le indiscrezioni dei giorni scorsi. La crescita economica '98 è stata ridimensionata con nettezza all'1,8% (mesi fa, la Banca d'Italia era stata al prima ad avvertire che l'obiettivo del 2,5% non sarebbe stato raggiunto). La previsione per il '99 è ritoccata al 2,5%, contro il 2,7% del «Dpef» di maggio. Ma la minor crescita - sostiene il governo rivolto agli interlocutori di Bruxelles e di Francoforte - non rallenterà lo sforzo per far rientrare il debito pubblico, come è nei patti: dal 121,6% in rapporto al prodotto interno lordo, il debito scenderà al 118,2% il 31 dicembre e al 114,6% alla fine del'99. Stefano Lepri Ciampi esulta «Un rovesciamento E gli impieghi sono veri, sani» In alto Tiziano Treu ministro del Lavoro COME CRESCERÀ' IL PIL (Gli indicatori mocro economici di medio Termine contenuti nella relazione previsionale): VARIAZIONI '•„ 1998 1999 2000 2001 PIL ITALIA 1,8 2,5 2,8 2,9 PILUE 2,7 2,8 2,8 2,8 OCCUPAZIONE 0,3 0,6 0,9 1,0 TASSO DISOCCUPAZIONE 12,2 11,9 11,3 10,5 INFLAZIONE 1,8 1,5 CONSUMI 1,5 2,1 FINANZA PUBBLICA INDEBITAMENTO NETTO -2,6 -2,0 -1,5 -1,0 AVANZO PRIMARIO 5,5 5,5 5,5 5,5 INVERSIONE DI TENDENZA

Persone citate: Carlo Azeglio Ciampi, Ciampi, Romano Prodi, Stefano Lepri, Tiziano Treu

Luoghi citati: Bruxelles, Francoforte, Italia, Roma