LE RAGIONI PER NON DIRE DI NO

LE RAGIONI PER NON DIRE DI NO LE RAGIONI PER NON DIRE DI NO CI sono almeno cinque ottime ragioni economiche per le quali chi ha a cuore le sorti dell'economia italiana deve fare di tutto, quali che siano le sue convinzioni politiche, perché il progetto di legge finanziaria, presentato dal governo, venga approvato senza stravolgimenti e che su questo argomento importante si eviti una crisi di governo. La prima ragione è che una crisi di governo e l'abbandono di questa Finanziaria impedirebbero inevitabilmente l'approvazione di un progetto alternativo (che del resto l'opposizione non ha pronto) entro la fine dell'anno. Sarebbe ugualmente inevitabile il ricorso all'esercizio provvisorio, una sorta di dannosissimo «bimestre bianco» dell'economia, con un sostanziale blocco di ogni nuova iniziativa e delle relative spese e con ricadute pesanti sulle possibilità di crescita; la seconda è che verrebbe meno l'effetto di stimolo legato alla prevista restituzione di gran parte dell'«eurotassa» a fine anno, anche in questo caso con sensibili conseguenze negative sulla debole ripresa dell'economia italiana. La terza ragione è di carattere internazionale: l'Italia deve affrontare fin dalle prossime settimane importanti riunioni economiche a carattere europeo e mondiale (il G-7 e l'Ecofin). Già nel caso Malpensa si è potuto toccare con mano quanto possa giocare negativamente una situazione di debolezza internazionale; l'incertezza sull'aeroporto milanese mette a rischio un buon numero Mario Deagìio CONTINUA A PAG. 10 PRIMA COLONNA

Persone citate: Mario Deagìio

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