Deutsche Bank sbarca in Comit

Deutsche Bank sbarca in Comit Operazione da 700 miliardi: «Un investimento molto promettente». Sanpaolo-Imi alla finestra Deutsche Bank sbarca in Comit Col 4,5% i tedeschi diventano i secondi azionisti MILANO. La guerra lampo di Deutsche Bank viene dichiarata e chiusa poco dopo le cinque di sera, in una Milano degli affari che già si sta svuotando dopo una seduta ricca di promesse (il calo dei tassi) e di paure (l'ombra delle perdite Ubs). Da Francoforte arriva l'annuncio che il colosso bancario tedesco è entrato in forze nella partita Comit, rilevando il 4,5% del capitale con un investimento di oltre 700 miliardi, una quota capace di far della Deutsche Bank il partner numero due della banca, dietro le Generali. «E'un investimento molto promettente - spiegano dal quartier generale sul Meno - tenuto conto del grande potenziale di crescita della banca nel contesto di uno dei mercati europei più dinamici». Il blitz, insomma, non ha semplice carattere finanziario. Deutsche Bank è sbarcata nell'azienda di Piazza della Scala con l'intenzione di restarci per un bel po'. Del resto, poche settimane fa Rolf Breuer, numero uno del gigante di Francoforte, era sceso in Italia per spiegare che «qui, nella Penisola, noi siamo la maggiore banca estera e dobbiamo proteggere la nostra posizione...». Né, a giudicare dalla reazione degli altri grandi soci Comit, sembra che l'ingresso di Deutsche Bank sia il frutto di un'intesa con qualche azionista di rilievo. Generali, Paribas e Commerzbank, infatti, hanno subito precisato di non aver ceduto azioni al nuovo partner nella banca guidata da Luigi Fausti, ormai crocevia di una partita finanziaria europea tra tedeschi, francesi, e poli emergenti di casa nostra. Ma perché anche Deutsche Bank, membro, tra l'altro, del patto di sindacato Fiat, ha deciso di puntare le sue carte proprio sulla Comit? Semplice, perché il futuro della zitella nobile del sistema bancario italiano è ancora tutto da decidere. Per capire i piani della Deutsche Bank, infatti, basta ripercorrere tra le righe la cronaca della grande battaglia attorno alle sorti della Commerciale. Poche ore prima dell'annuncio in arrivo da Francoforte, Rainer Masera, amministratore delegato di San Paolo-Imi (tra i cui soci stabili figura Ufi) ha affrontato gli analisti finanziari in un grande albergo milanese. Vi interessa la Comit, è stata la domanda più insistente? «Il panorama è in evoluzione - ha risposto Masera -. Certamente, abbiamo detto che San Paolo-Imi è un gruppo aperto...». E ancora: «Ci sono molti dossier aperti ma nessuno è stato finora portato all'attenzione del comitato del consiglio. Alcuni di questi dossier ci sono stati portati dall'esterno, altri li stiamo valutando dall'interno». Nulla di clamoroso, a prima vista, ma la conferma che, ai vertici del San Paolo-Imi, nessuno considera chiusa la pratica Comit né, tantomeno, pensa che l'affaire di Piazza della Scala sia competenza esclusiva di Mediobanca o della Banca di Roma, in vista dell'operazione superBin. Eppure, proprio nelle stesse ore sembrava ormai in dirittura il capolavoro diplomatico della cordata Generali-Mediobanca. Il colosso di Trieste sembrava aver ormai siglato, almeno a grandi linee, l'accordo con la Commerzbank (3 per cento di Comit in portafoglio) che avrebbe portato la sua controllata teutonica Amb a sostituire (o affiancare) Winterthur quale partner assicurativo della banca tedesca. L'intesa, ovviamente, avrebbe avuto conseguenze decisive in Comit: Commerzbank, diceva il tam tam dei mercati, si sarebbe impegnata a salire al 5 per cento in Comit, affiancando le Generali, ferme al 5 per cento in attesa di autorizzazione a crescere da parte di Banca d'Italia. L'arrivo del partner tedesco, sancito dal- PS; CHI COMANDA A PIAZZA DELLA SCALA [L'ELENCO DEI PRINCIPALI AZIONISTI DEI.LA COMIT] ÀSStCURAZIONi GENERALIi t4,»S% ^ DEUTSCHE BANK i I 4,50% BANQUE PARIBAS i i 4,04% SANFORD C. BERNSTEIN & Cof COMMERZBANK [ JANUS CAPITAL CORR[ BURGO[ DIEGO DELLA VALLE HDP PIRELLI LUCCHINI ALTRI I 3,47% _J 3,17% J 2,91% 2,03% 1,04% 1,01% 0,99% 0,97% circa 70%

Persone citate: Luigi Fausti, Masera, Rainer Masera, Rolf Breuer, Semplice

Luoghi citati: Francoforte, Italia, Mediobanca, Milano, Trieste