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Condannato a vent' anni per l'omicidio di Milena Tunisi, i genitori della ragazza: «Lina buffonata» Condannato a vent' anni per l'omicidio di Milena TUNISI. Uscirà dalla prigione a 40 anni il giovane Mounir Taieb Ben Salem, condannato ieri a Tunisi dalla corte d'assise a 20 anni di prigione e ad un risarcimento di circa 25.000 dollari a ciascuna delle parti civili per l'omicidio di Milena Bianchi. 1 giudici hanno emesso la sentenza contro un ragazzo che apparentemente l'ha accolta nell'indifferenza e che durante il processo si è difeso debolmente. Alla disperazione e alle urla della madre di Mounir ha fatto eco la rabbia di quella di Milena. «E' una buffonata - ha gridato - Volevano a tutti i costi un colpevole. Se lo sono trovato e costruito. Ma non finisce qui, non si libereranno di noi tanto facilmente. Ricorreremo in appello». La corte non ha accolto le richieste della difesa, né della parte civile che hanno definito «insostenibili» le tesi dell'accusa che aveva chiesto l'ergastolo per Mounir. Ieri Mounir, consigliato dalla madre, si è presentato di fronte ai giudici indossando una maglia del Ba- yern di Monaco e sul naso un paio di occhialetti da intellettuale cerchiati di metallo. Al presidente che lo ha interrogato ha fornito un'altra versione dei fatti. Ha detto di essere stato obbligato a confessare in un primo tempo l'omicidio di Milena da mi gruppo di cinque persone, quattro italiani, tra cui una donna, e un marocchino. Ha descritto l'abbigliamento dei cinque individui ma non ha saputo dire il giorno in cui si sono presentati davanti casa sua, lo hanno costretto a salire su im furgone senza targa, lo hanno portato in riva ad un fiume, dove avrebbe dovuto confessare di aver sotterrato il cadavere, hanno spruzzato sangue sulle pareti del suo garage, lo hanno minacciato con mi'arma e gli hanno consegnato circa 500 dollari. La versione non è stata accreditata nemmeno dall'avvocato di Mounir che ha smontato pezzo per pezzo il castello delle accuse partendo dalla perizia medico-legale effettuata dai medici tunisini sul corpo di Milena. [Ansa]