Slovacchia, il circo elettorale del premier di Tito Sansa

Slovacchia, il circo elettorale del premier BRATISLAVA Meciar, il capo di governo più discusso d'Europa, gioca tutte le carte per restare al potere Slovacchia, il circo elettorale del premier Arruolati Belmondo, Depardieu, la Schiffer e la Cardinale VIENNA NOSTRO SERVIZIO L'ultimo dittatore nel centro dell'Europa, il primo ministro slovacco Vladimir Meciar, potrebbe avere i giorni contati. L'occasione per sostituirlo «stavolta o mai più» è offerta dalle elezioni politiche anticipate che si terranno oggi e sabato nella piccola Repubblica staccatasi 5 anni fa dalla Cecoslovacchia. L'ex pugile, trascinatore e incantatore di folle Vladimir Meciar è sempre l'uomo più popolare, ma i suoi oppositori (che sono molti) hanno finalmente smesso di litigare tra di loro e si sono decisi a far fronte comune contro il padre-padrone. Riimiti in un solo blocco - la «Coalizione democratica slovacca» , i cinque litigiosi avversari di Meciar (democristiani, democratici, unione democratica, socialdemocratici e verdi), hanno, secondo i più recenti sondaggi, la possibilità di raccogliere il 60% dei voti e quella maggioranza dei tre qumti dei seggi parlamentari (90 su un totale di 150) necessaria per riformare la Costituzione che negli ultimi anni Meciar ha piegato e distorto a suo uso e consumo. Ma al partito del primo mmistro i demoscopi assegnano la maggioranza relativa dei voti, un 27-30% che imporrebbe automaticamente la designazione di Meciar alla carica di primo ministro. Il combattivo e fantasioso premier, definito «il più imprevedibile e inaffidabile tra i politici dell'Occidente», ha annunciato che se perderà le eiezioni si ritirerà a vita privata, ma nello stesso tempo si è gettato con tutta la sua energia nella mischia elettorale, sferrando anche diversi colpi sotto la cintura. Per esempio, ha cambiato a suo beneficio la legge elettorale, si è impadronito di radio e tv, vietando ai privati di fare propaganda elettorale, ha strangolato la stampa di opposizione portando dal 6 al 23% l'Iva sui giornali, ha epurato da avversari e critici l'ammùiistrazione e le forze armate, ha privatizzato l'intera economia del Paese a beneficio dei suoi accoliti, ha ghettizzato la minoranza ungherese. Insomma, la Slovacchia è nelle sue mani. Criticato dai vescovi, dall'Onu, dall'Unione Europea, dalla stampa di tutto il mondo, Meciar ha portato la Slovacchia all'isolamento. Meciar parla di «complotto internazionale» contro il Paese. E il bello è che le anime semplici gli credono: gli autisti della provincia, per esempio, hanno in cabina non la foto di una pin-up ma quella di «Vlado», e una volta al mese nel palazzo dello sport Pasjenky sono sempre in 1520 mila ad andare ùi delirio per lui. Riassumendo: a favore del primo ministro sono la campagna, gli operai non qualificati e i burocrati, a lui ostili sono le città, la manodopera scelta, la nuova borghesia, gli intellettuali e i 600 mila della minoranza ungherese odiata e vilipesa da Meciar. E questa è una curiosità, poiché la madre del despota, Anna Tomka, nata nel 1917 a Kosice, a quei tempi ancora territorio unghe¬ rese, era magiara e fino al 1924, benché da diversi anni esistesse la Cecoslovacchia, non parlava mia sola parola in lingua slovacca. Mentre a Bratislava è stata diffusa ad arte dal governo la notizia che gli avversari politici organizzano un attentato alla vita di Meciar e l'opposizione, dal canto suo, anticipa la notizia di brogli elettorali, il capo dell'opposizione Mikula Dzurinda è costretto a comizi itineranti in provincia (visto che radio e tv gli sono vietati), e Meciar già si esibi¬ sce come vincitore sugli schernii e sulle prime pagine dei giornali fedeli. Ha fatto venire (dietro un compenso di alcune diecine di migliaia di dollari) Claudia Schiffer a inaugurare mio scampolo di autostrada, Jean-Paul Belmondo per un bagno di folla in comune e Gerard Depardieu per un comizio (anch'essi, naturalmente, non gratis), e si è fatto fotogralare con Claudia Cardinale. Ogni me^zo per Meciar va bene. Tito Sansa Alle urne oggi e domani Si coalizzano i cinque partiti d'opposizione per battere l'ex pugile 11 Il premier slovacco Meciar con Claudia Cardinale e, nella foto piccola, Claudia Schiffer

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