«Una società del sapere»

«Una società del sapere» LA GERMANIA CHE VERRÀ' «Una società del sapere» Ipiani del ministro del Futuro BONN INISTRO Juergen Ruettgers, il suo è il «ministero del Futuro», responsabile di Ricerca e Università. Della Germania si dice che ha vinto due rivoluzioni industriali ma ha perso la terza, quella delle nuove tecnologie. «Siamo migliori della nostra fama. Nelle tecnologie genetiche "Germany is back". Il numero delle imprese è raddoppiato nel '96 rispetto al '95, nel '97 rispetto al '96 e probabilmente lo stesso accadrà quest'anno. Nel settore multimediale siamo il mercato più grande in Europa, l'aumento delle connessioni a Internet è pari al 72%. L'anno scorso per la prima volta in Germania si sono venduti più pc che automobili. Entro il 2000 tutte le università e i centri di ricerca avranno un collegamento a 2,5 gigabit. E per quanto riguarda i brevetti, il 40,1% di quelli europei sono tedeschi: più di quelli italiani, francesi e inglesi insieme». Un filosofia della ricerca? «Una politica di incoraggiamento della ricerca: dal ministero non dettiamo più le regole. L'idea è creare concorrenza fra idee: su un certo problema chiediamo a scienziati, industriali, regioni, di elaborare un concetto che facciamo controllare da commissioni internazionali di esperti. Le soluzioni migliori hanno i finanziamenti». Lei parla di società del sapere. Bisogna adeguarvi le scuole. «Negli ultimi 30 anni si è tentato di inserire nel sistema di apprendimento tutte le nuove conoscenze. E' un sistema destinato a fallire: nei prossimi due anni lavoreranno nel mondo tanti ricercatori quanti negli ultimi due millenni. Bisogna trasformare il sistema di formazione ili quello che chiamerei di "qualificazione chiave": servono competenze fondamentali, non soltanto nell'economia ma anche nell'apprendimento generale. La scuola tedesca tuttavia non funziona bene. «Non abbastanza. Non tutti coloro che escono sanno scrivere e leggere bene. Le famiglie tedesche spendono ogni anno 30 milioni di marchi in lezioni privale: ogni anno 100 mila giovani non possono cominciare o finire la scuola. E poi la scuola tedesca dura troppo: in Italia o in Francia gli studenti sono pronti da 3 a 5 anni prima. Da noi si insegnano troppi dettagli invece dei fondamenti del sapere». Un problema di addestramento degli insegnanti? «E' necessaria ima riforma, il mestiere di insegnante è cambiato: era lui a decidere quello che i bambini imparavano, in futuro il sapere entrerà nelle scuole via Internet. In futuro l'insegnante : %. dovrà insegnare a distinguere fra "importante e non importante" piuttosto che fra "vero e sbagliato". Anche l'Spd pensa a mia riforma. «L'errore dell'Spd è credere di poter risolvere la politica della ricerca dalle scrivanie del ministero. La strada è mettere l'elite del Paese, insegnanti, rappresentanti dell'economia, in condizione di risolvere da soli i problemi. Un'università unitaria, uguale a Berlino e a Monaco non è un modello del futuro: le università devono avere profilo, tollerare le differenze». Borni sembrava perduta, con la partenza del governo: invece è boom. Un simbolo d'innovazione? «Un esempio di come si possano organizzare modifiche strutturali: sarà uno dei grandi centri ili telecomunicazioni. Siamo a un punto decisivo: bisogna creare centri regionali di competenza. Stiamo costruendo "centri di competenza" nel settore della nanotecnologia ad Aachen e scienze marittime a Brema, cosi come Monaco, Heidelberg e la Renania significano biotecnologia. In queste città c'è una specie di piazza del mercato intemazionale, un contatto università-aziende. Il genio universale non c'è più, ci sono reti globali, e "depositi" regionali per farle funzionare». [e. n.] : %. L'anno scorso in Germania sono stati venduti più computer che automobili

Persone citate: Brema, Juergen Ruettgers