«Senza Finanziaria, niente Eurotassa» di Raffaello Masci

«Senza Finanziaria, niente Eurotassa» L'esecutivo vara oggi il documento. Il premier chiede 2000 miliardi di risparmi agli enti locali «Senza Finanziaria, niente Eurotassa» Prodi: se si blocca la manovra saltano rimborsi e sgravi ROMA. Se la Finanziaria non dovesse passare, a dicembre l'eurotassa non ci verrà restituita, in quanto i 2800 miliardi necessari al rimborso dovranno essere recuperati proprio con quella legge. Questo ha fatto sapere Palazzo Chigi investendo Fausto Bertinotti del rischio di diventare assai impopolare. Tutto questo alla vigilia del varo della Finanziaria. Stamattina alle otto infatti il consiglio dei Ministri si riunirà per approvare definitivamente il testo del documento a lungo studiato. Alcuni membri del governo, in realtà, dovranno essere lì alle sette, dal momento che per quell'ora è convocato il Cipe. I contenuti della Finanziaria sono ormai ampiamente conosciuti: manovra «leggera» di 13.500 miliardi fatta per due terzi di tagli e per un terzo di recupero dell'evasione, occupazione e Mezzogiorno come obiettivi primari, tagli al costo del lavoro, agevolazioni previdenziali per chi assume, riduzione dei ticket sanitari per le fasce più indigenti della popolazione, aiuti alle famiglie specie con figli piccoli, sgravi fiscali per la prima casa. Le novità di ieri riguardano invece l'ammontare dei «risparmi» chiesti agli enti locali (2000 miliardi) durante la riunione che Prodi ha avuto con la conferenza delle autonomie, i vincoli di bilancio dei prossimi anni (una riduzione del rapporto debito-pil dello 0,6% l'anno fino al 2001) conseguenti agli impegni europei, e alcune nuove richieste di modifiche giunte da diverse parti della società civile e politica. II portavoce della presidenza del Consiglio, Ricardo Franco Levi, ha spiegato la questione dell'eurotassa in questi termini: «E' un ragionamento semplicissimo, un'ipotesi di scuola: se cade il governo e la Finanziaria non viene approvata dal Parlamento, si va all'esercizio provvisorio che non può contenere nessuna delle misure previste nella manovra. Dunque niente copertura per la restituzione dell'eurotassa, ma neanche le misure per l'occupazione o per le fasce più deboli». Quanto ai 2000 miliardi di risparmi chiesti alle regioni, «poiché la riduzione del disavanzo richiesta per il prossimo anno deve essere dello 0,6% ha spiegato il presidente del Consiglio - lo Stato e gli altri organi centrali si impegnano a una riduzione dello 0,5% mentre chiede alle regioni e alle autonomie locali una riduzione di solo lo 0,1%». Il governo ha inoltre proposto alle autonomie locali, in particolare ai Comuni e alle province, un piano per ridurre il debito pubblico: sono infatti allo studio modalità che possano agevolare gli enti locali che intendano estinguere anticipatamente i loro debiti con la Cassa depositi e prestiti. In materia fiscale, il ministro delel Finanze Visco, uscendo da palazzo Chigi, ha confermato che è «intenzione del governo di ridurre le tasse utilizzando il maggior gettito derivante dalla lotta all'evasione fiscale» e una assicurazione in questo senso è giunta anche dal sottosegretario al Tesoro, Giarda. Come tutte le Finanziarie, anche questa è subissata di istanze. La più rilevante, date le implicazioni politiche, è quella che procede da Bertinotti: un investimento di 6-7 mila miliardi, da recuperare dall'evasione fiscale, per le spese sociali, come ticket, prima casa, libri gratis alle scuole medie e aumento delle pensioni minime. Non è una piattaforma de- finita ma si tratta solo di proposte che, al momento, non hanno copertura. Il sottosegretario alla protezione civile Franco Barberi, ieri ha lamentato che le strutture del suo servizio sono vuote, e che quindi si attenderebbe in- terventi dalla finanziaria. I socialisti democratici italiani (una componente dell'Ulivo) stanno organizzando manifestazioni di piazza per chiedere l'abolizione totale dell'lrpef sulla prima casa, mentre gli artigiani chiedono che le agevo¬ lazioni previdenziali pensate per i giovani neoassunti al Sud (cioè contributi gratis per tre anni) siano estese anche a chi si voglia mettere in proprio. Federtrasporti (la federazione delle aziende di trasporto pubblico) chiede che per favorire l'utilizzo dei bus e allegerire il traffico, si conceda la detrazione fiscale delle spese per i mezzi pubblici. Infine un'antica rivendicazione della sinistra giovanile: sui compactdisc, che sono divertimento ma anche cultura, lo Stato si accontenti di un'Iva al 4% invece che al 20%. Raffaello Masci Nella tabella le linee guida della Finanziaria sulla base degli annunci e delle voci della vigilia Visco promette imposte più leggere coi fondi recuperati sul fronte evasione Ma Bertinotti insiste «Un investimento di 6-7 mila miliardi per i meno abbienti»

Persone citate: Bertinotti, Fausto Bertinotti, Franco Barberi, Giarda, Prodi, Ricardo Franco Levi, Visco

Luoghi citati: Roma