IL SIMBOLO DELLA CIVILTÀ' di Lorenzo Mondo

IL SIMBOLO DELLA CIVILTÀ' IL SIMBOLO DELLA CIVILTÀ' B tlllL' UONA notizia da Lione, città benemerita della salute pubblica per esperimenti, ospedali, civili rapporti umani. Per la prima volta al mondo è stata trapiantata una mano, con esito per ora soddisfacente. La mano di un defunto sostituisce Ila di un uomo die se fera vista tranciare, con asettica crudeltà, da una sega elettrica. Non ieri ma - questo appare stupefacente - anni fa. finora la microchirurgia riusciva a riattaccare un arto, qui si è provveduto a sostituirlo. Immaginiamo la scena. Il paziente che si sveglia e al posto del moncherino - vibrante a lungo eli quell'assenza - scopre una mano rosa e tiepida. Si azzarda a muovere le dita, ci riesce e con un pianto liberatore spazza via ogni residuo di incredulità. E' una scena destinata torse a fare epoca, anche se non è stata ripresa da una telecamera ma soltanto raccontata. Ci troviamo davanti a un varco importante superato dalla scienza, al dischiudersi di nuove speranze. Certo esistono trapianti più risolutivi, il cuore, il fegato, i polmoni, ma la restituzione di un'umile mano suscita una speciale commozione. Pensiamo ai milioni di persone che potranno avvantaggiarsene; alle molteplici occasioni in cui si può intervenire per un infortunio che ricorre negli incidenti sul lavoro, nell'ambiente domestico, nello scoppio di mine, nelle guerre. La mano ha una straordinaria, toccante porrata simbolica. Se il cuore è il motore del corpo e per secoli e stato sovraccaricato di responsabilità e Lorenzo Mondo CONTINUA A PAG. 6 SECONDA COLONNA

Luoghi citati: Lione