Primo trapianto di una mano «nuova»

Primo trapianto di una mano «nuova» Il paziente, un neozelandese, era mutilato da 14 anni. Al risveglio ha mosso l'arto e ha pianto Primo trapianto di una mano «nuova» Lione, nell'equipe di chirurghi anche un italiano Bj LIONE. Un altro traguardo per la | ; medicina mondiale, un risultato ' ■ «inseguito» da 30 anni. All'ospe- j dale Edouard Herriot di Lione è j stato portato a termine con successo il primo trapianto di una mano. L'equipe internazionale di chirurghi che ha realizzato l'intervento è guidata dal francese j Jean-Michel Dubernard e dal- j l'australiano Earl Owen. Ne fa parte anche l'italiano Marco Lanzetta, responsabile del centro di chirurgia della mano dell'ospeda; le San Gerardo di Monza. Il primo ì bollettino medico ha sancito il ! successo dell'intervento: le condizioni del paziente trapiantato, | Glint Hallam, neozelandese di 48 ' tanni, sono «stabili e soddisi'acen- | ti». Lui, il «miracolato», al risve| glio dall'anestesia, ha guardato la sua mano nuova ed ha pianto di gioia. Era menomato da 14 anni, } dal giorno in cui una sega elettrica gli aveva portato via la mano. Gli ingredienti del successo? I miracoli della microchirurgia e un'efficace cura antirigetto. Marzolla, Remimelo e Torra A PAG 15 mudcms

Persone citate: Earl Owen, Edouard Herriot, Hallam, Marco Lanzetta, Marzolla, Michel Dubernard, Torra

Luoghi citati: Lione, Monza