«La sinistra ha censurato De Felice» di Sergio Romano

«La sinistra ha censurato De Felice» Sergio Romano «La sinistra ha censurato De Felice» di GMILANO LI intellettuali di sinistra tentarono di mettere il silenziatore allo storico Renzo De Felice, biografo Benito Mussolini e maggiore studioso del fascismo, facendo di tutto per minare la sua credibilità sul piano scientifico e accademico. E' il senso di un intervento di Sergio Romano destinato a suscitare nuove polemiche, dopo la bufera che nei mesi scorsi ha investito l'ex ambasciatore, autore di una prefazione a un libro sulla guerra civile in Spagna in cui riconosceva al franchismo il merito di aver risparmiato alla penisola iberica una dominazione comunista. Questa volta Romano ha scritto la prefazione al volume Fascismo di De Felice, che inaugura la nuova collana «Biblioteca di storia contemporanea» della casa editrice Limi. «Con tutte le differenze che corrono fra un regime autoritario e un sistema politico democratico, potrebbe sostenersi che De Felice fu trattato dall'intelligeneija antifascista come Croce era stato trattato dal sistema culturale fascista», scrive l'ex ambasciatore, alludendo al silenzio, all'ostracismo e alla polemica velenosa di cui fu vittima il filosofo idealista durante il Ventennio. A De Felice «non si poteva impedire di scrivere e di pubblicare; ma bisognava impedirgli - sostiene Romano - per quanto possibile, di concorrere alla formazione della pubblica opinione. Non si spiegano altrimenti le polemiche che hanno periodicamente investito la sua persona e la sua opera». La cultura comunista vide in De Felice il nemico da combattere, perché lo storico di Mussolini contestava alle radici «gli usi che la sinistra intendeva fare del fascismo», che «doveva restare un monolite liscio e uniforme, perfettamente orribile e deprecabile». Così - afferma Romano - gli intellettuali di sinistra si impegnarono per «evitare che il risultato» delle ricerche di De Felice «uscisse dai suoi libri, raggiungesse un pubblico più vasto, avesse una qualche influenza sul dibattito politico nazionale, diventasse verità pubblica». [AdnKronos]

Persone citate: Benito Mussolini, De Felice, Mussolini, Renzo De Felice, Sergio Romano

Luoghi citati: Spagna