Rivoluzione nelle rappresentanze di fabbrica

Rivoluzione nelle rappresentanze di fabbrica Il disegno di legge varato dalla commissione Lavoro della Camera. Riguarda aziende e dipendenti Rivoluzione nelle rappresentanze di fabbrica Gli accordi sottoscritti in azienda varranno «erga omnes» ROMA. E' stato approvato dalla commissione Lavoro della Camera, con il consenso di tutti i gruppi politici, il ddl che fissa le regole per misurare la rappresentatività non solo dei sindacati, ma anche delle associazioni imprenditoriali. Ora deve ricevere il parere delle altre commissioni e arriverà in aula dopo la Finanziaria. Ecco il contenuto degli 11 articoli. TITOLARITÀ' RSU: le Rsu negoziano a livello aziendale ma sempre nell'ambito delle materie demandate dal contratto nazionale di lavoro e con «l'assistenza» dei sindacati nazionali. Le Rsu saranno elette solo dai lavoratori. LISTE: potranno partecipare alle elezioni delle Rsu (ogni 4 anni) le liste presentate dai sindacati o da un gruppo di lavoratori attraverso la raccolta di almeno il 5% delle firme degli aventi diritto al voto. Il sistema elettorale adottato è il proporzionale puro. Il numero dei rappresentanti è in funzione dei dipendenti. RAPPRESENTATIVITÀ': viene introdotto uno sbarramento del 5%. Per ogni sindacato, l'indice di rappresentatività sarà calcolato facendo la media ponderata tra il consenso elettorale su scala nazionale e gli iscritti. CONCERTAZIONE: sono titolate a parteciparvi le organizzazioni che risultano rappresentative in almeno 3 aree contrattuali. IMPRESE: la rappresentatività delle associazioni imprenditoriali sarà misurata sulla base del numero delle aziende aderenti, dei lavoratori dipendenti e della diffusione territoriale. REFERENDUM: il testo indica i criteri di massima (per esempio, tutti i lavoratori devono poter votare), da seguire per le consultazioni dei lavoratori sulle piattaforme sindacali o sui contratti. ERGA OMNES: una volta elette ie Rsu, solo queste potranno negoziare e firmare i contratti. Questi ultimi avranno una efficacia «erga omnes», vale a dire varranno per tutti i lavoratori, se firmati da sindacati che insieme rappresentano almeno il 51 % della categoria interessata. PLATEA: le nuove regole riguardano tutte le imprese, pubbliche e private, grandi e piccole (attualmente sono escluse quelle fino a 15 dipendenti).

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