Il concorso per Bruxelles di F. Man.

Il concorso per Bruxelles Lo ha deciso la commissione europea Il concorso per Bruxelles Ai test per 475posti da funzionario hanno partecipato 30 mila candidati BRUXELLES DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Tutto a monte. Il concorso per 475 posti da funzionario della Commissione europea, che lunedì della scorsa settimana aveva impegnato oltre trentamila candidati, è stato annullato e andrà rifatto. Lo ha deciso ieri la stessa Commissione, dopo che a Bruxelles sono fioccate le denunce per i brogli e le irregolarità prima e durante lo svolgimento dei test. Così la prova che doveva selezionare una prima rosa di 2000 candidati tra i quali scegliere poi quelli da avviare alla prestigiosa e ben remunerata carriera nelle istituzioni comunitarie si è trasformata in un clamoroso «flop» per le stesse istituzioni. Ufficialmente, dopo alcuni giorni di imbarazzate smentite e tentativi di minimizzare l'accaduto, la Commissione ha preso una decisione così drastica perché - ha detto ieri il Commissario addetto al Personale, Erkki Liikanen ha avuto le prove che «almeno uno dei test in almeno una delle lingue d'esame» era stato passato ad alcuni concorrenti in anticipo. La portavoce della Commissione ha poi chiarito che la lingua in questione è l'italiano ed ha aggiunto che sono state riferite irregolarità in particolare per tre dei 38 centri nei quali si è svolto in contemporanea l'esame: Milano, Roma e Bruxelles. Ma non pare che il primato delle truffe possa essere aggiudicato con sicurezza agli italiani. La stessa portavoce ha ammesso di non poter quantificare le denunce «perché stanno ancora arrivando» e almeno una candidata a Bruxelles ha potuto vedere domande e risposte della prova di matematica alla vigilia dell'esame. L'elenco dei «trucchi» utilizzati per passare il test naturalmente non si ferma qui. Approfittando degli scarsissimi controlli e delle comodità della tecnologia, molti candidati si sono rifugiati in bagno muniti di telefoni cellulari e computer palmari, ma non è mancato nemmeno chi ha fatto ricorso ai più tradizionali appunti. La decisione presa ieri, che era stata sollecitata anche da numerose interrogazioni di parlamentari europei, sancisce un colpo abbastanza serio alla credibilità della Commissione. Ma l'esecutivo comunitario si giustifica affermando che il concorso - il primo in cinque anni - è stato organizzato per la prima volta senza una verifica dei titoli dei candidati prima dell'esame e quindi ai test si sono presentate molte più persone che in passato. Adesso la prova annullata dovrà essere ripetuta «al più presto possibile», promette la Commissione, con un esborso che probabilmente non sarà inferiore a quella del test di lunedì scorso, quando sono stati spesi quasi 2 miliardi e mezzo di lire. Una cifra non indifferente che ieri ò stata giustificata con l'affitto delle sedi e naturalmente con «le spese di trasferta e le indennità dei cinquanta o sessanta funzionari incaricati di vigilare sui vari concorsi». [f. man.]

Persone citate: Erkki Liikanen

Luoghi citati: Bruxelles, Milano, Roma