Duello Scalfari-Lerner di Eugenio Scalfari

Duello Scalfari-Lerner Botta e risposta sull'intervento di Romiti a Pinocchio Duello Scalfari-Lerner I L Pil della discordia. Ovvero, più che le ideologie, poterono le aride cifre, a far litigare due esponenti di spicco del giornalismo italiano, Eugenio Scalfari e Gad Lerner. Il fondatore di Repubblica, in un editoriale a titolo «Il facile show di Romiti in tv», critica la puntata di Pinocchio incentrata sul presidente della Rizzoli, a suo dire troppo «compiacente». Sostenendo che Lerner ha fatto raffronti impropri tra le previsioni di crescita del Pil italiano e quelle europee. «Non ho fornito cifre false, per giunta a danno dell'Italia replica Lerner - ed è l'unica argomentazione di Scalfari che mi interessa confutare. Per il resto, l'impressione di parzialità è del tutto soggettiva». Scalfari riprende infatti le parole dell'economista Michele Salvati in tv, per cui i tassi di crescita indicati per gli altri Paesi europei risalgono a marzo mentre il dato fornito per l'Italia è nuovo e sconta gli effetti della crisi internazionale. «I dati di Prometeia - ribadisce invece Lerner - sono aggiornati, le previsioni erano già state modificate al ribasso per tutti. E Scalfari non dovrebbe nutrire dubbi sulla serietà del centro studi in que- Duel stione, fra l'altro tutto men che ostile al governo, dato che è presieduto da Angelo Tantazzi, stretto collaboratore di Prodi». Le cifre, per altro, non sono il solo appunto che Scalfari fa a Lerner, cui non piacciono, nel «Pinocchio» in questione, «la posizione predominan¬ erner te riservata all'ex presidente della Fiat, l'enfasi con cui è stato effettuato il racconto del suo passato c del suo presento editoriale, là modestia dei suoi interlocutori». Eppure sembra che Romiti non fosse poi troppo soddisfatto del trattamento subito, soprattutto dopo l'mtervento di Mario Giordano, puntato anche sulle vicende giudiziarie del presidente Rcs. In gioco, alla fine, c'è da entrambe le parti la rivendicazione di praticare un giornalismo serio e obiettivo. Per Scalfari, Romiti non è stato a sufficienza incalzato e la trasmissione «è un caso esemplare di come si possa vendere al pubblico un'immagine artefatta della realtà». E conclude con una diretta stoccata a Lerner: «In fondo che si pretende da un povero burattino?» Lerner non abbocca all'amo della polemica personale, ribadisce la «soggettività» delle critiche e l'esattezza delle cifre. «Spiace solo - conclude, con una stoccata indiretta ma non meno pungente a Scalfari che nel formulare le sue critiche alla trasmissione, non abbia effettuato neanche una elementare verifica sui dati». [r. sii.] Eugenio Scalfari e Gad Lerner

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