Bossi: il Venerino non porta lontano

Bossi: il Venerino non porta lontano «Niente accordi con Forza Italia» Bossi: il Venerino non porta lontano MILANO. Tra Lega Nord e Liga Veneta non c'è alcun divorzio. Semmai, sono «il signor Comencini e altri tre o quattro» che dicono di non voler più seguire la linea politica decisa dal Congresso Federale della Lega Nord. «Ma sono una piccola parte, non certo il Veneto». Cosi Umberto Bossi ha replicato ai «dissidenti» della Liga Veneta che hanno apertamente criticato il segretario, sostenendo che la Liga Veneta seguirà la sua strada. Per Bossi (che prima di parlare a lungo in diretta a «Radio Padania» ha concesso un'intervista ai Tg della Rai e della Fininvest), «se si vuole sconfiggere il vero nemico, il meridionalismo, non c'è altra via al di fuori del Nord unito». «Con un "Lombardino" un "Venetino" non si arriva da nessuna parte». E certo non si fanno gli interessi del Nord «facendo accordi col partito del mafioso, come si chiama? ah sì, Forza Italia». Il leader leghista ha nominato mia volta soltanto Fabrizio Comencini; ma ha rincarato la dose: «Uno può illudersi di fare l'autonomia del "Venetino", o del "Lombardino", ma poi non cambia niente». Tanto più se questa «presunta» autonomia passa attraverso accordi politici con altri partiti. «Sarebbe come andare a stringere rapporti con quelli che sono i veri nemici del Nord, parlo del partito del mafioso - ha affermato il segretario della Lega -. Cioè peggio che andar di notte». [Ansa]

Persone citate: Bossi, Comencini, Fabrizio Comencini, Lombardino, Umberto Bossi

Luoghi citati: Milano, Veneto