Comencini: tra due anni Venete libero

Comencini: tra due anni Venete libero 11 leader detronizzato: «Non abbiamo tradito nessuno, ma non prendiamo ordini da un Duce» Comencini: tra due anni Venete libero «La Liga siamo noi, porteremo USenatùr in tribunale» IL DIVORZIO DAL CARROCCIO VENEZIA DAL NOSTRO INVIATO Gli indipendentisti scozzesi non stanno né con i laburisti né con i conservatori. Stanno con la Scozia», fa i conti Fabrizio Comencini, che millecinquecento chilometri più in giù, sogna la nazione veneta, la bandiera con il leone di San Marco e l'addio - a questo punto definitivo e irrevocabile - con la Lega Nord di Umberto Bossi. Allora, fate una Leghina come dice Bossi, Comencini? «Io non voglio parlare di numeri, ci stiamo ancora organizzando, non abbiamo nemmeno una sede e un telefono. Ma a questo punto, anche se non ci fossi stato io, sarebbe comunque successo quello che è successo. Qui non si tratta di una minestra riscaldata o di una scelta precostituita. E' stata una scelta sofferta e ponderata. Non siamo affatto confusi, come sostiene Bossi. Dopo nove anni abbiamo fatto rinascere il partito dei veneti». Perche,proprio adesso? «Insieme alla Lega abbiamo lottato per due anni, con i referendum e i gazebo, per l'autodeterminazione e la secessione. Qui da noi c'è gente che ha passato la vita ad attaccare manifesti. E Umberto Bossi che fa? Dice che abbiamo sbagliato tutto e adesso ci propone di stare con i Cossiga, i Mastella e i Bernini. Molto meglio stare tra di noi, a questo punto. Abbiamo l'ideale della patria veneta, abbiamo la bandiera...». Ma non il nome, perché la dicitura Liga Veneta ora appartiene a Bossi. Giusto? «Vediamo. Il nome era nostro, glielo abbiamo prestato nove anni fa quando ci siamo messi insieme, adesso lo rivogliamo. Se no decideranno i Tribunali. E poi chi se ne importa del nome, tanto sanno tutti chi siamo». Veramente vi chiamano traditori... «Noi non abbiamo tradito niente e nessuno. I nostri ideali li abbiamo messi in cima al documento di Noale, dove si parla di "casa comune dei Veneti" e di "continuità della sua storia gloriosa"». Quel documento in cui avete deciso di fare il congresso tra di voi, punto e basta. «Si, ma se vuol sapere quando, non lo so ancora. Ci stiamo lavorando, ci stiamo organizzando». Non avete più contatti, con la Lega Nord? «Questa mattina mi ha telefonato il senatore Luciano Gasperini. E' una brava persona, ci ha proposto un incontro. Magari lo faremo, andremo sul Mincio, a metà strada. Ma chi si fida più. Noi non facciamo scomuniche, che non è nella tradizione della Repubblica Veneta che aveva i Dogi e non un Duce, ma oramai andiamo per la nostra strada». Bossi sostiene che Polo e Ulivo, che mafia e camorra come dice lui, soffiano sulla vostra secessione, per spaccare il Nord. Replica? «Veramente se qualcuno dice che mafia e camorra così vincono, mi deve spiegare anche perché ha voluto salvare Cesare Previti, votando no alla Camera alla richiesta di arresto che arrivava dai magistrati di Milano. Non sono stato certo io». Però voi sareste quelli già pronti agli accordi con il Polo. Qualcuno sostiene addirittura che il Cavaliere vi avrebbe pure finanziato. Calunnie anche queste? «I miei conti correnti sono a disposizione. Mi sa che qualcun altro, deve spiegare cosa ha preso in cambio dell'aiuto dato a Previti alla Camera». Prima o poi vi toccherà però fare i conti con altre forze politiche. Vi toccherà ipotizzare delle alleanze, o no? «Noi siamo funzionali al Veneto e al Nord. Non siamo disponibili alle strategie di chissà chi. Vogliamo la casa comune dei veneti, che non è né Forza Italia né Forza Milan. Chi vuole viene con noi, se no stia con Bossi». E almeno sulla carta con tutti i parlamentari del Veneto, meno uno o due. Giusto? «Vedremo, ho la massima stima dei parlamentari veneti. E noi siamo veneti come loro. E pure serenissimi». Il 10 e l'I 1 ottobre, c'è il congresso federale della Lega a Brescia. Ci andrete? «Manderemo gli ambasciatori». Con il guanto di sfida? «Noi siamo disponibilissimi a ricontrattare il nostro rapporto con la Lega Nord. Ma tra liberi ed uguali. Quando faremo il nostro congresso, eleggeremo gli organismi deputati anche a questo». Anche se il segretario lombardo Roberto Calderoli, giura che siete pochissimi. Meno di dieci persone... «Se fossi da solo, tornerei a coltivare il mio giardino che ha tanto bisogno. La verità è che la nostra bandiera ha 1200 anni e dietro al leone di San Marco, saranno in molti a riconoscersi». Ma, secessione a parte, il vostro programnma qual è? «Noi siamo per l'autodeterminazione del Veneto. Al congresso presenteremo il nostro manifesto politico. Noi non vogliamo fare del male alla Lega Nord, ma adesso abbiamo un nostro progetto. Ci vorranno magari due anni...». Fabio Potetti «Dice che mafia e camorra soffiano sulla nostra secessione, che cosa ha avuto lui per aver salvato Previti?» <\r..... m ■ * Da sinistra: il leader della Liga Veneta e il segretario della Lega Nord Umberto Bossi

Luoghi citati: Brescia, Milano, Noale, Scozia, Veneto, Venezia