La calma di Massimo «Tutto si aggiusta»

La calma di Massimo «Tutto si aggiusta» La calma di Massimo «Tutto si aggiusta» IN VIAGGIO CON D'ALEMA BUENOS AIRES DAL NOSTRO ÌNVIATO Forse bisognava arrivare fin qui a Buenos Aires per scoprire le origini della famiglia D'Alema. E già. Perché dato che in Italia a parere del segretario diessino non succede niente o, al massimo, si scambia una comica per un dramma tanto vale illustrare il proprio albero genealogico ai commentatori dei maggiori quotidiani argentini. «Io sono arabo - rivola D'Alema in una colazione all'ambasciata italiana -. La radice del mio nome è halema. Sono pieno di parenti a Beirut, basta guardare l'elenco telefonico di quella città. I miei avi servirono l'imperatore Federico II. Credo che i miei antenati fossero pirati o guerrieri. E visto che erano fedeli all'imperatore fecero parte della sua guai-dia personale. Del resto Federico lì fu l'imperatore che combattè il Papa. Forse proprio per questo i miei lo servirono volentieri». Avrà sangue arabo, pirata o guerriero, ma adesso l'ultimo discendente degli Halema sembra del tutto convcrtito alle filosofie orientali, al taoismo. I giornali italiani parlano di crisi di governo e qualcuno, addirittura, paragona il leader della Quer- eia a un desapcrecido, ma lui non se ne cura. Anzi, eleva questo suo atteggiamento di distacco a stile politico. Semmai si incavola perché lo tirano sempre in ballo. Ad esempio, nel programma ufficiale del viaggio qualcuno ha inserito per eccesso di zelo il numero della camera d'albergo di D'Alema. Risultato: «Questa mattina - racconta l'interessato indispettito - alle 6,20 mi hanno tirato giù dal letto per un'intervista alla radio. In un'ora ho ricevuto otto telefonate di gente che voleva intervistarmi. Ne ho concesse tre, ma poi ho smesso perché per il sonno non sapevo ciò che dicevo». Un risveglio che deve essere stato una mezza tortura per uno come lui convinto che meno ci si muove e più le cose si aggiustano in politica. E qualche volta i fatti gli danno ragio¬ ne. L'epilogo più probabile della vicenda della commissione d'inclùesta su Tangentopoli ne è un esempio. Per tre mesi la maggioranza ha vissuto il voto dell'aula su quella proposta alla stregua di mia tragedia, poi, ieri, tutto si è risolto con un tentativo di rinvio. Così Halema, alias D'Alema, non poteva non lasciarsi andare a Buenos Aires all'elogio del rinvio. ((Allora cos'hanno fatto?», chiede di primo mattino. «L'Udr e il Ppi hanno proposto di rimandare tutto in commissione e noi siamo d'accordo? Ho capito. Mi pare ima cosa sensata. Il miglior modo democristiano per bocciare tutto. E' la più nobile delle bocciature. Anche perché se fossimo stati costretti a votare a favore degli emendamenti restrittivi e poi a votare contro il testo finale, si sarebbe creata ima situazione imbarazzante. Invece, votando 0 rinvio in commissione tutti gli altri articoli decadono. La proposta della commissione su Tantcngopoli toma in commissione e lì rimane. Poi in futuro si vedrà...». Quindi, non bisogna fasciarsi la testa prima del tempo. Stesso discorso con Bertinotti, con la Finanziaria. Quando gli riferiscono che l'ennesimo vertice della maggioranza sulla Finanziaria è andato male, il segretario diessino sembra un uomo di un altro pianeta. Prima scherza sfornando una battuta in siciliano: «Vero dici?». Poi, qualche ora più tardi, davanti ai giornalisti argentini, svela il suo nuovo credo. «Stare al governo - osserva - fa bene. Ci fa misurare con i problemi reali della gente. Spesso staro troppo tempo all'opposizione fa nascere una sorta di ideo- logia. Abbiamo in questi giorni delle difficoltà con Rifondazione. Quest'anno sono meno comprensibili che in passato, dato che la Finanziaria prevede meno sacrifici. Vedremo. Io penso che non bisogna drammatizzare... se uno rimane tranquillo, la soluzione si trova». Eh sì, l'elogio del rinvio, della non drammatizzazione, dello stile democristiano, il D'Alema distaccato sembra un altro politico rispetto a quello interventista di un anno fa. Il segretario diessino, a quanto pare, non vuole impelagarsi più in bracci di ferro e in aut-aut. Il bagno di realismo di questi ultimi mesi lo porta a teorizzare che tutto è possibile in questo momento, meno che le elezioni. E' la posizione opposta a quella di un anno fa. Insomma, la nuova filosofia dalemiana mette insieme una regola taoista [intervenire il meno possibile sul corso delle cose) e un atteggiamento caro alla de di Forlani e Andreotti (tutto si aggiusta). I segretario non vuole farsi coinvolgere in battaglie che non lo convincono. L'ultimo discendente degli Halema ha mostrato un disappunto solo quando l'altro ieri non ha trovato al pranzo in programma il leader del Froepaso, Chacho Alvarez, che ha disertato l'incontro per dissidi all'interno dell'Ulivo argentino, l'Allianz. O mostra la solita irrequitezza quando parla di giornali. «L'anomalia italiana - ripete ai cronisti argentini - è che tutti i maggiori quotidiani sono di proprietà di gruppi industriali. In Usa questo non sarebbe possibile. Io credo che un certo qualunquismo della stampa italiana, quell'avversità pregiudiziale verso i partiti nasca da questo». Se poi si vuole rivedere il D'Alema ortodosso, quello sprezzante e sarcastico, basta porgli la domanda se è sicuro di vincere il prossimo congresso della Quercia: «Questa è ima domanda sciocca, assurda: ma vi pare che c'è qualche dubbio in proposito?!». Appunto, nessun dubbio, su questo argomento rimane quello di sempre. Augusto Minzolini Libri gratis anche per le medie Forse gli assegni di maternità L'Erario restituirà quanto verrà dalla lotta all'evasione fiscale ti t t t t t t t t t t t t t t t IDENTIKIT DELLA FINANZIARIA entrate. MANOVRA 13.500 miliardi di cui 9500 di tagli e 4000 di nuove IMPRESE Verrebbe abbassato dello 0,8%, con un risparmio per le imprese di 3200 miliardi. Scompaiono inoltre «balzelli» come il contributo Gescal, quello Enaoli e quello per gli asili nido. Q OCCUPAZIONE Il fondo sale da 800 a 2000 : miliardi. La fiscalizzazione degli oneri sociali verrà prorogata di tre anni. MEZZOGIORNO Chi assume un giovane al Sud non paga l'Inps per tre anni. I patti territoriali saranno estesi con un investimento di 1500 miliardi nel '99. Al Sud andranno investimenti per circa 73 mila miliardi in tre anni. SANITÀ' E TICKET I ticket per le fasce più deboti saranno soppressi o fortementi ridotti (quelli per la diagnostica potrebbero passare da 70 a 20 mila lire). Il riccometro però stabilirà chi ha diritto a queste agevolazioni (i più ricchi, in pratica, pagheranno molte prestazioni). PENSIONI Le minime avranno un aumento tra le 50 e le 100 mila lire. Quelle inferiori al milione pagheranno meno Irpef, ma quelle superiori ai 2,8 milioni avranno un aggiornamento con il costo della vita ridotto al 50%. Guerra ai falsi invalidi: 100 mila controlli sono previsti da ora a marzo prossimo. CASA E AFFITTI Saranno ridotte le tasse di registro e quelle di successione. L'Irpef avrà una franchigia inversamente proporzionale al valore dell'immobile (in pratica più la casa è modesta meno paga di tasse). Novità: anche gii inquilini in affitto potranno avere uno sconto fiscale sulla prima casa, si parla di 500 mila tire di tasse in meno l'anno. j^J|r i SCUOLA | I ragazzi delle medie pW^tt ! avranno i libri gratis come quelli delle elementari: FAMIGLIE E' allo studio la proposta di pagare la «maternità» alle donne casalinghe o disoccupate (800 mila lire al mese per cinque mesi) e un assegno familiare di 200 mila lire mensili per il terzo figlio. Inoltre si pensa ad una detrazione fiscale delle spese vive per i figli fino a tre anni. RISPARMI PUBBLICI Le Regioni avranno 1500 miliardi di trasferimenti in meno, però riscuoteranno direttamente il 10% dell'Irpef e il 30% dell'Iva, oltre ad una quota maggiore dell'accisa sulla benzina (da 242 a 600 lire al litro). Anche i ministri avranno 1500 miliardi in meno nei loro bilanci e una riduzione del i personale tramite il turn-over dell'I %.

Luoghi citati: Beirut, Buenos Aires, Italia, Usa