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Sos lavoro Sos lavoro Cresce l'allarme saltati 20 mila posti ROMA. I sindacati si rendono conto dell'impegno del governo '99 per rilanciare investimenti e occupazione (20 mila posti in meno nell'industria, secondo gli ultimi dati dell'I'Istat, in un anno), ma si riservano di esprimere un giudizio definitivo sulla Finanziaria dopo il nuovo confronto previsto per il pomeriggio di oggi. Ieri sera, al termine di un incontro a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Prodi e i ministri economici, i leader di Cgil-Cisl-Uil Cofferati, D'Antoni e Larizza hanno auspicato che gli ultimi ritocchi alla manovra e qualche altra probabile integrazione dell'ultima ora consentano di evitare uno strappo traumatico nella maggioranza e l'eventuale apertura della crisi. E' diffusa la convinzione che le misure indicate dal governo vadano nella direzione giusta. Ma si è pure consapevoli che, per dare una vera spallata alla disoccupazione, occorrebbe molto di più e su questo, in realtà, concordano le valutazioni generali dei sindacati e delle organizzazioni imprenditoriali. I rappresentanti della Confindustria, che ieri sera sono tornati a Palazzo Chigi per un ulteriore confronto sugli ultimi dettagli della Finanziaria, non hanno rilasciato aicura dichiarazione di merito. Però, il direttore generale Cipolletta solleva un problema di fondo: «Bisognerebbe in realtà sdrammatizzare la data del 30 settembre (fissata per la presentazione della Finanziaria), senza pretendere di fame l'emblema dell'austerità né l'appuntamento per ^equità e la giustizia». Molto preoccupati i sindacati per i dati sull'occupazione resi noti ieri dall'lstat, reclamano dal governo «impegni concreti e tempi certi per lo sviluppo e il lavoro». L'occupazione, precisa l'Istat, è calata in giugno del 2,3% nelle grandi industrie rispetto allo stesso mese dello scorso anno, anche se sul mese di maggio '98 si ha una crescita dello 0,1%. Complessivamente nel primo semestre dell'anno la variazione dell'occupazione, rispetto allo stesso periodo del '97, risulta pari a 1,7%. Data la situazione e di fronte a prospettive economiche e sociali negative anche sul piano internazionale (oltre 1 miliardo di disoccupati nel mondo, che aumenteranno di parecchi milioni entro l'anno secondo stime dell'International Labour Office), occorre una vera svolta nella politica economica. «Bisogna - afferma il segretario confederale della Cgil Cerfeda - che il governo abbia come priorità assoluta una politica in grado di sostenere validamente l'occupazione che è calante in tutto il mondo. Ma è anche necessario un abbassamento dei tassi, perché ci sono tutte le condizioni per farlo», [g. c. f.]

Persone citate: Cipolletta, Cofferati, D'antoni, Larizza

Luoghi citati: Roma