Le polizze contro gli incendi di Giuseppe Alberti

Le polizze contro gli incendi ASSICURAZIONI Le polizze contro gli incendi L E fiamme che ogni anno (ma quest'estate in particolare) devastano ampie superfici di bosco, hanno creato una psicosi da incendio. Molti proprietari di case e ville hanno deciso di assicurarsi contro questo rischio oppure di rivedere la copertura in corso. Ed è opportuno osservare che gran parte delle polizze incendio (stipulate anche in un passato recente) non prevedono coperture per rischi che ora vengono riconosciuti. DISTANZE Un aspetto essenziale, da non trascurare mai quando si stipula una polizza incendio: indicare nella proposta di assicurazione (che dovrà comparire nel contratto definitivo) la distanza fra la struttura del fabbricato e l'eventuale zona boschiva. Nei tariffari di riferimento in uso dalle compagnie, infatti, c'è la norma che prevede un «aumento per vicinanze pericolose»; «E' prescritto un incremento del 10% del premio qualora a distanza inferiore a 20 metri esistano industrie, boschi, depositi di sostanze esplosive ecc.». BARRIERE Ed è saggio rivedere periodicamente la polizza informando l'assicuratore se nel corso degli anni si sono verificati cambiamenti sostanziali, quali la crescita di un bosco adiacente alla casa, la nascita di una fabbrica e via dicendo. Tuttavia, è possibile evitare di pagare la percentuale quando, ad esempio, la casa è protetta da particolari impianti antincendio, da strutture murarie o di altro genere costruiti in materiale ignifugo o che, comunque, possano validamente arginare l'avanzare delle fiamme. Tutto ciò per i fabbricati civili. PIANTE IN GIARDINO Ci sono case dove, sia per ragioni estetiche, sia per motivi diversi, esistono piante di alto fusto, magari di specie resinosa (pini, abeti), che distano pochi metri dalla casa e che il proprietario intende assicurare. In pratica, nella polizza incendi del fabbricato, può essere incluso anche il «rischio boschivo». In questo caso le tariffe possono variare, anche di parecchio, a seconda della società che presta la copertura e dal tipo di alberi. PREMIO Facciamo alcuni esempi. Per piante di qualunque essenza (esclusi gli olivi domestici o innestati, i sugheri e le piante resinose), si può spendere attorno alle 6 mila lire per ogni milione assicurato. Se ci sono delle conifere, il tasso sale a circa 13 mila lire (sempre per milione assicurato), importo che vale anche per i boschi cedui. IL FRUTTETO Il costo può variare quando le piante adiacenti alla casa sono da frutto: pesche, mele, pere, albicocche ecc.. La spesa si aggira mediamente sulle 5 mila lire per milione. Anche le staccionate, le palizzate e le siepi morte rientrano nelle possibilità di assicurazione: la tariffa, sempre a discrezione della compagnia, varia dalle 3 alle 5 mila lire per milione. FRANCHIGIA In tutte queste garanzie può essere prevista una franchigia, vale a dire uno «scoperto» obbligatorio a carico dell'assicurato e che può giungere a più milioni a seconda delle caratteristiche del coltivato (estensione, numero di piante...). Tali formule, ovviamente, non sono quasi mai di tipo standard: in pratica, vanno costruite a seconda della necessità dell'assicurato e tenendo conto dei limiti posti dall'impresa assicuratrice. Giuseppe Alberti