Matricole e blue chip I criteri da seguire per scegliere da sé

Matricole e blue chip I criteri da seguire per scegliere da sé Nelle fasi di mercato nervoso e tendente al ribasso torna importante quella selettività trascurata nei momenti «toro», quando è quasi impossibile puntare su cavalli sbagliati Matricole e blue chip I criteri da seguire per scegliere da sé I L momento magico del mer■ cato azionario italiano semI bra sempre più lontano. Una folla di piccoli risparmiatori attratti dai rendimenti esplosivi degli ultimi anni (+182,5% dal settembre '96 all'aprile '98, con addirittura un + 91,7% negli ultimi sei mesi della grande volata) sta ora sperimentando sulla propria pelle i rischi dell'investimento in Borsa. Da qualche mese, infatti, la macchina ha iniziato a girare a vuoto. Dopo i record del 7 aprile, il mercato ha ceduto il 20% in circa 15 giorni. Mentre il quadro fondamentale si stava lentamente deteriorando, la Borsa italiana ha comunque saputo riprendersi, arrivando (il 21/7) a ritoccare i suoi massimi. BRUSCO RISVEGLIO Da allora si è però iniziato un nuovo scivolone, intensificatosi nell'ultimo periodo: l'indice Mib 30 è recentemente sceso anche sotto quota 30.000, perdendo quasi il 30% in due mesi. Dopo che l'euforia della primavera aveva fatto dimenticare a troppi i rischi dell'azionario, il risveglio si sta rivelando molto brusco. La domanda è: «Che cosa può essere successo per cambiare in modo così radicale l'andamento di un mercato che sembrava essere onnai diventato una scommessa a senso unico?». PRIMO SEMESTRE Innanzitutto dobbiamo evidenziare che i prezzi, nella prima parte dell'anno, riflettevano prospettive estremamente ottimistiche. Basta tornare indie¬ tro di qualche mese per ricordare come le notizie fossero quasi esclusivamente positive e il clima improntato al più cieco ottimismo: l'Italia era stata accettata nel club dell'Euro, l'economia europea manifestava segni di ripresa sempre più concreti e, finalmente, anche le aziende continentali avevano ricominciato ad assumere, i tassi d'interesse in continua discesa favorivano imprese ed investimenti... Ora lo scenario non è mutato drasticamente, ma la visione paradisiaca del futuro dell'economia europea è stata man mano incrinata da una serie di fattori esterni che stanno rendendo sempre più complicato comprendere il quadro di riferimento. • L'INIZIO I pericoli arrivano soprattutto da quegli Stati che una volta facevano parte del Terzo Mondo e adesso sono chiamati Paesi in via di sviluppo o Paesi emergenti. La crisi è cominciata poco più di un anno fa in un Paese estremamente marginale per l'economia mondiale (la Thailandia) e si è gradualmente allargata, colpendo prima tutte le ex-tigri asiatiche (Corea e Indonesia in primis) e quindi estendendosi alla Russia, fino a minacciare con crescente vigore il Sudamerica. Inizialmente ne ha fatto le spese soprattutto il Giappone: il centro economico principale dell'area in difficoltà ha visto trasformarsi una situazione di difficoltà che durava da alcuni anni in una vera e propria recessione. Ma se Usa ed Europa hanno saputo resi- stere abbastanza bene alla prima ondata di crisi proveniente dall'Asia, è molto più difficile che possano sopportarne un'eventuale seconda che dovesse generarsi in mercati molto più vicini a casa (America Latina ed Europa Centrale). CAUTELA Fattori di rischio e incertezza ai quali dobbiamo aggiungere i problemi cui va incontro il presidente degli Stati Uniti Clinton e le prossime elezioni tedesche. Prima di prendere qualsiasi decisione bisogna quindi riflettere con attenzione: i prezzi sono scesi molto e in tanti casi si trovano a livelli sicuramente interessanti, che potrebbero garantire buone soddisfazioni future ai risparmiatori. Ma è necessaria molta cautela, perché qualora i venti di crisi dovessero colpire un nuovo continente, di certo le prospettive per i prossimi due anni delle principali economie mondiale dovranno essere decisamente riviste in peggio. IL «FAI DA TE» In un mercato euforico, per il piccolo risparmiatore è molto facile trasformarsi in speculatore. Quando la Borsa è decisamente rialzista quasi tutti i titoli salgono, ed è agevole azzeccare la scelta giusta: basta scegliere un'azione a caso e si è quasi sicuri di guadagnare (nel peggiore dei casi i ricavi saranno leggermente inferiori a quelli del nostro vicino di casa). Il gioco diventa molto più pericoloso quando i mercati non hanno una direzione precisa o sono ribassisti. In questo caso la Borsa diventa molto più selettiva (ovvero pochi titoli resistono, mentre alcuni addirittura tracollano), e solo una scelta oculata può consentire di guadagnare o comunque contenere le perdite. I TITOLI DEL NUOVO NUB 301 PREZZO ATTUALt PARMALAT [ 2 44a IMWMftMMCA 17.452COMPART 1.176 IIAt &f'7$ BANCA FIDEURAM 8.349 iillflDlSON 1.719 RAS 19.579 ALITALIA ( S.78« IMI BANCA INTESA 7.895 BANCA ROMA 2.839 COM1T 9.S81H BENETTON 2.851 1;NA 4«5Hp? CREDIT© ITALIANO 7^757 AUEANZA 22,«1M PIRELLI 5.306 ENI 10*2S2-v' ROLO BANCA 37.781 GENERAL! :, 56.29l§ MEDIASET 10.504 FINMECCANICA 1.637 ITALGAS 7.939 TIM 11.090 i£»l$ON 15.790 OLIVETTI 3.772

Persone citate: Clinton