FOTO TRA ARTE E DOCUMENTO

FOTO TRA ARTE E DOCUMENTO AL MUSEO DELL'AUTOMOBILE FOTO TRA ARTE E DOCUMENTO Cento anni di storia d'Italia dal grande catalogo Alinari QUESTA grande mostra realizzata da «Fratelli Alinari», itinerante fra le maggiori città italiane e straniere, si propone l'ambizioso compito di documentare con le fotografie che cos'è stata l'Italia nel corso di questo ultimo secolo (la mostra arriva fino al 2000, quindi vede anche il futuro attraverso l'obiettivo di qualche speciale macchina fotografica). Tutti sanno quanto una fotografia possa falsificare la realtà. Ognuno di noi, guardando le foto di se stesso, quasi sempre dice, o pensa, «Non sono io». E servirà pure dividere in ventidue sezioni le 240 foto di oltre 140 fotografi, i piìi bei nomi della fotografia italiana e qualche maestro straniero, ma l'impresa rimane molto difficile e la lettura di queste immagini problematica ben più di un disegno o di un quadro. Sono soltanto i grandissimi a centrare il bersaglio, e qui citerò per primi Cartier-Bresson (in questi giorni vi è una sua straordinaria personale a Torino, in via Avogadro) e Capa. Questi Maestri riescono insieme a creare il capolavoro artistico e il documento per l'eternità, convincono e commuovono, spiegano e fanno capire. La maggior parte degli altri fotografi cadono spesso nella mera ricerca formale che più o meno ricalca le mode grafiche e pittoriche del momento, realizzando bellissime foto che dicono poco. E'.un fatto curioso che siano proprio le foto maggiormente riuscite artisticamente a convogliare il maggior quantitativo di informazioni su giorni a volte molto lontani. Gli autori di queste immagini si chiamano, oltre ai due nomi citati: Balocchi, Moncalvo, Coburn, Leiss, Basilico, Migliori, Zannier,, Berengo Gardin, Casiraghi, Tempesti, Michetti, Nocera, Bambusi, De Biasi, Ceva, Fracchia, Merisio, Zecchin, Nicolini, Mulas. Ancora una volta sono le foto di puro paesaggio ad essere le più trascurate, e forse perché le più difficili, specialmente il paesaggio di campagna, che pare dimenticato. Se io penso a questo secolo, è specialmente il paesaggio delle campagne che mi pare abbia subito una evoluzione importante (ne sono testimone dagli Anni Trenta). Invece, i fotografi sono attratti specialmente dal mondo delle-costruzioni umane, tecnologiche, e dalle persone: forse pensano che le campagne non cambino troppo e non meritino di entrare nella cronaca visiva di un'epoca. Beppi Zancan Un paese unico, Italia fotografie 1900-2000 A cura di Cesare Colombo Museo dell'automobile Orario: 10-18,30; chiuso il lunedì Dal 17 settembre al 2 novembre \ s t c

Luoghi citati: Italia, Torino