Torino Set

Torino Set Torino Set i di Stefano Della Casa EL 1957 il Viaggio nella valle del Po alla ricerca dei cibi genuini trasmesso dalla Rai (allora, come è noto, ancora in rete unica) consacra la fama pubblica di Mario Soldati e di fatto inventa un nuovo genere della nascente televisione italiana, l'inchiesta giornalistica e di costume. Rivisto oggi, quel reportage è un perfetto documento di un'Italia che sta cambiando pelle per modificarsi da Paese agricolo a potenza industriale. Con la collaborazione di Carlo Musso, di Lorenzo Rocchi e del suo compagno di scuola (all'Istituto Sociale di Torino) Tino Richelmy, Soldati tratteggia con precisione e ironia un mondo che già allora stava scomparendo e che oggi sembra assai più lontano dei quarant'anni che sono nel frattempo trascorsi. Ma il successo presso il pubblico (che fu straordinario, tanto da spingere l'editore Arnoldo Mondadori a chiedere di trasformarlo subito in un libro) suscitò anche qualche critica. Alcune erano frutto della popolarità: la prova più evidente era la divertentissima parodia di Soldati da parte del duo Ugo TognazziRaimondo Vianello. Ma Cesare Garboli, scrivendo nel 1991 la prefazione a «La confessione», propone una lettura più sottile: fu proprio grazie al successo televisivo che Soldati abbandonò per la seconda volta e definitivamente la koinè intellettuale torinese per tornare a Roma e «infossarsi nella spensierata, irresponsabile vita di piaceri e di corruzione della Capitale, di via Veneto e di Cinecittà».

Persone citate: Arnoldo Mondadori, Carlo Musso, Cesare Garboli, Lorenzo Rocchi, Mario Soldati, Soldati, Stefano Della Casa, Tino Richelmy, Vianello

Luoghi citati: Italia, Roma, Torino