I segreti di Scandola

I segreti di Scandola PARCHI IN CORSICA I segreti di Scandola Riserva accessibile solo dal mare PROMONTORI arrotondati di sabbia e roccia, un mosaico di insenature, baie e calette a volte raggiungibili soltanto dal mare, anfiteatri naturali in cui all'improvviso si aprono, come serre a cielo aperto, le piante tipiche della macchia mediterranea, ginestre e agrifogli, statice ed euforbie, corbezzoli e lavanda, cisti ed elicrisi, e il mirto con i suoi delicati fiori bianchi sullo sfondo di rocce rosse: non solo questo è però la Corsica. Agli appassionati della natura quest'isola offre il superbo parco naturale regionale corso che si estende su ben 300 mila ettari, interessando 83 Comuni, istituito nel 1972 (anche se il progetto era stato avviato venti anni prima) e riconosciuto dieci anni dopo dall'Unesco come uno dei siti naturali di interesse .mondiale. All'interno del parco esistono cime che superano 2000 metri di altitudine e una decina di foreste accessibili da varie parti dell'isola (Ajaccio, Bastia, Portovecchio, Calvi e Porto) in cui, secondo un calendario prestabilito dall'Ufficio Nazionale delle Foreste di Bastia, è possibile l'are passeggiate assai interessanti, di differente difficoltà, guidate da personale esperto, finalizzate alla conoscenza di temi specifici: la sughereta, la brughiera, le pinete e così via. La prima scoperta che il visitatore fa in Corsica è la ricchezza, l'estensione, la densità della vegetazione la cui distribuzione dipende dall'altitudine, dall'esposizione, dalla pendenza, dalle precipitazioni, dai venti, dal clima oltre che ovviamente dal terreno. Cosi dal finocchio marino (Critmum maritimum) che i Romani conservavano come i capperi ed è usato nei giardini al mare come pianta da roccaglia per i muri a secco, si giunge fino al gigante della fiora dell'isola, il Pino laricio (Pinus nigra subsp. laricio var. corsicana) che può raggiungere 50 metri di altezza. Sfortunatamente l'apertura di alcune importanti strade ha costretto all'abbat-timento di esemplari unici definiti dalla Società botanica francese «le più importanti conifere d'Europa». Il Pino laricio si riconosce perché gli aghi sono riuniti in numero di due, perché le pigne sono ovoidali lunghe 6-8 cm e sono disposte orizzontalmente sulle branche. Il suo legno è particolarmente pregiato per la costruzione di imbarcazioni. Anche se si rinvengono Pini laricio nei Pirenei orientali e in Austria, il Pino laricio corsicana è spontaneo soltanto in Corsica. Il parco vuole non solo salvaguardare l'ambiente naturale, ma anche preservare aspetti caratteristici della vita quotidiana: infatti sono numerose le pre¬ senze che illustrano l'artigianato, ;.' le varie forme di architetture, la storia, la cultura dell'isola e le attività legate all'agricoltura. Non si tratta quindi di una riserva naturale chiusa, ma di un territorio aperto disseminato di villaggi in cui la gente vive e lavora nel totale rispetto dell'ambiente con un notevole ed indispensabile coinvolgiinento degli 83 Comuni situati all'interno del parco e soprattutto di una cinquantina di agenti residenti per avere un apporto diretto con la popolazione locale e con i turisti. «I fiori raccolti non daranno mai semi», dicono molti pannelli invitando a non raccogliere il Myosotis corsicana, come pure le altre 160 specie di fiori protetti. Il Parco raggiunge il mare: nel 1975 è sorta la superba riserva naturale marina di Scandola che si estende da Capu Rossu a Porto ed è al tempo stesso conservatorio, osservatorio (rocce, uccelli, anfibi, alghe, pesci, crostacei), laboratorio nel senso di permettere lo studio di questo ambiente prezioso e di comprenderne l'evoluzione. A questo «santuario» ci si può avvicinare soltanto accompagnati da specialisti su apposite imbarcazioni che penetrano all'interno di grotte dove il mare e quanto esso contiene hanno colori con sfumature che fanno emettere a chiun- que esclamazioni di sorpresa e di gioia: è un paesaggio marino difficilmente immaginabile. Ovviamente è vietato l'accesso a pescatori subacquei professionisti o dilettanti. Abitano a Galeria, un villaggio isolato guardato da una torre genovese che possiede uno sbocco diretto sulla riserva, i ricercatori di questa realtà che rientra nel progetto Mab (Man and Biosphere). Per svelare i segreti di Scandola (sono già stati pubblicati un centinaio di articoli su importanti riviste scientifiche) gli studiosi dalla ricerca orientata dapprima all'inventario qualitativo e quantitativo sono passati all'ecologia delle popolazioni presenti e attualmente sono concentrati su di un programma di gestione, prevenzione e tutela della riserva stessa. Elena Accati Università di Torino Accesso da Calvi. Foresta plurisecolare a picco sul golfo popolata dal muflone corso che si rifugia su cenge vertiginose. 3 Accesso da Francardo. Una delle foreste più note dell'isola, vicina al col de Verghiu, possiede magnifici esemplari di pino laricio. Accesso da Calvi. Situata nella riserva dell'Unesco, è una delle foreste di leccio più straordinarie del bacino del Mediterraneo. Accesso da Ghisonaccia. Copre l'alta valle del Fum'Orbu ed è un perfetto esempio di foresta isolana d'alta quota. 6 Accesso da Porto. Domina il golfo e le gole de La Spelunca. Fu sfruttata a lungo dai genovesi per il legno del maestoso pino laricio. Accesso da Vivario o Zicavo. Occupa tutta l'alta valle del Taravo, costituita soprattutto da pini marittimi, ospita numerosa avifauna. € di Pineta Accesso da Ajaccio. Vicina alta città si estende tra le valli di Prunelli e Taravo, ed è costituita soprattutto da pini marittimi. di Bavelle! Accesso da Solenzara. Di grande bellezza e fama guglie e pareti che proteggono una foresta ricostituita dall'uomo e custodita con grande cura. -j§ 9 Accesso da Ajaccio. Domina il golfo e permette di godere i profumi della macchia mediterranea e la bellezza delle querce da sughero. 10 Accesso da Porto Vecchio. Composta soprattutto di pini marittimi occupa l'entroterra dei paese; dalle alture si gode del panorama sul lago de l'Ospedale, il golfo e la valle di Rizzanese. 1 L'Ufficio Nazionale delle Foreste è a Nouveau Port, Bastia. Tel.04/95328190. cesso da Ajaccio. ina alta città si estende le valli di Prunelli e ravo, ed è costituita prattutto da pini arittimi. Santo Severa mozza jiMorianiPlage a re Belvedére Campomoro che rano ianato, ;.' e forme hitetture, a, la cultura ola e le attività PORJO VECCHIO Bonifacio

Luoghi citati: Austria, Corsica, Europa, Nouveau Port, Torino