Vita e morte di Flipper

Vita e morte di Flipper IL GRAMPO ORFANO Vita e morte di Flipper Perché non è sopravvissuto il piccolo delfino ERA piccolo, affaticato, di colore grigio chiaro. Con il muso cercava un contatto con le persone che gli stavano vicino nel tentativo di aiutarlo a nuotare in una vasca dell'Acquario di Genova, dove si sperava di guarirlo. Purtroppo «Flipper», un piccolo Grampo, non ce l'ha fatta, lo ha ucciso una polmonite acuta. Trovato in difficoltà nei pressi delle coste siciliane, era stato trasportato con un aereo dell'Aeronautica militare all'acquario genovese, dove gli sono state prestate tutte le cure possibili dalla veterinaria Claudia Gili insieme al personale della struttura. L'operazione di soccorso si è svolta grazie al Centro Studi Cetacei, congiuntamente alla Capitaneria di Porto di Gela, ai Vigili del fuoco, all'Aeronautica militare, alla Protezione civile e al ministero dell'Ambiente (che ha garantito la copertura economica per il trasporto). «L'animale - dice Claudia Gili era debilitato in quanto, avendo perso il contatto con la madre da chissà quanto tempo, non aveva ricevuto nutrimento. Lo abbiamo nutrito, in attesa dell'arrivo di un latte appropriato, con una formula composta da latte in polvere per bambini, soluzione fisiologica, pesce, destrosio, vitamine, panna, olio, fermenti lattici e sali minerali in modo da simulare il latte materno. Aveva anche un'infezione, perciò gli abbiamo dato un antibiotico as- sociato a un antifungino in modo da evitare complicazioni». Una squadra di volontari ha assistito il Grampo 24 ore su 24, aiutandolo nel nuoto, registrando le sue vocalizzazioni (emissioni di suoni e ultrasuoni tipiche dei cetacei), facendolo giocare quando si sentiva meglio. Trovare l'alimentazione adatta a un giovane mammifero marino non è stato semplice: le femmine di questi animali producono un latte particolarmente ricco di grassi, difficile da riprodurre con le diverse qualità reperibili sul mercato lattiero. La preoccupazione cresceva in quanto continuava ad essere debole e non aumentava di peso. Alla fine si potè nutrirlo con un latte particolare per animali esotici proveniente dagli Usa, ricco di una maggiore quantità di grassi. Ma la salute del piccolo delfino non migliorava. Gli sono stati fatti continui esami medici da cui è emersa, nei polmoni, un'infezione batterica di Pseudomonas aeruginosa, che è stata curata con antibiotici. Nonostante tutte queste fatiche il piccolo «Flipper» ha cessato di respirare a causa della polmonite. «I piccoli mammiferi marini muoiono spesso di polmonite associata a parassitosi», conferma Claudia Gili dopo aver eseguito l'autopsia. Ma che cos'è un Grampo? E' un delfino appartenente alla famiglia dei Delfinidi, della quale fanno parte anche altre specie, più conosciute, cone il Tursiope (Tursiops truncatus), il classico delfino presente nei delfinari e negli acquari e come le diverse specie di stenelle che spesso si vedono giocare con le onde a prua delle imbarcazioni. Il Grampo (Grampus griseus) è di mole medio-grande, lungo dai 3,5 ai 4,3 metri e dal peso di 3400 chilogrammi fino ad arrivare, in certi casi, ad un massimo di 600 kg. Presenta una colorazione grigia con tonalità variabile da chiaro ad ardesia scuro con numerose graffiature, che si concentrano con l'età sulla regione del capo e del dorso conferendogli un aspetto quasi bianco. E' tuttora sconosciuto il motivo per cui tali graffi, che i Grampi si procurano interagendo socialmente con i loro simili, rimangono persistenti per tutta la vita. Anche le altre specie di delfini si procurano graffi e striatine, ma tali segni scompaiono col passare del tempo. Alla nascita il piccolo è grigio chiaro uniforme, talvolta con una leggera gualdrappa di colore più scuro. E' un abile nuotatore nonostante la sua possente corporatura. Il comportamento che più lo con¬ traddistingue è la verticale (Headstanding), immobile a testa in giù solleva la coda fuori dall'acqua per decine di secondi, nessuno ne conosce però il significato etologico. Ben poco si sa sulla sua riproduzione, la gestazione comunque dura dai 13 ai 14 mesi e la maggior parte delle nascite avverrebbe nei mesi estivi. Il Grampo è un cetaceo presente un po' in tutto il mondo; lo troviamo nelle acque tropicali e temperate compresi i mari come il Mediterraneo, il Mare del Nord, il Mar Baltico, il Mar dei Caraibi, il Golfo del Messico, il Golfo di California. Le sue prede preferite sono molluschi cefalopodi come calamari, seppie, polpi. Ben poco si sa sul suo comportamento sociale; vive in branchi formati da una o due dozzine di individui costituiti da esemplari di tutte le età ed entrambi i sessi. Questi piccoli gruppi spesso si fondono, in particolari circostanze in «supergruppi» di un centinaio o più esemplari. In tali occasioni possiamo osservare diversi tipi di interazioni sociali, probabilmente di carattere riproduttivo. Anche i Grampi come gli altri delfini amano, seppur con meno entusiasmo, giocare con le onde prodotte dalla prua delle barche. Un celebre esemplare soprannominato «Pelorus Jack» scortò le imbarcazioni che attraversarono lo stretto di Cook, tra le due isole principali della Nuova Zelanda, dal 1888 fino al 1912. «Pelorus Jack» sembrava essere attirato dal rumore delle eliche dei piroscafi che accompagnava cavalcando le onde prodotte dalle prue. Se poteva scegliere tra due imbarcazioni optava sempre per quella più veloce. Matteo Perelli Nonostante tutte le (costose) cure specialistiche praticate juario di Genova animale è morto di polmonite Era stato nutrito con un latte particolare fatto arrivare dagli Stati Uniti KEIKO STORY, TRA LACRIME E PUBBLICITÀ' CON grande spiegamento di mezzi, la multinazionale dei trasporti Ups - fatturato 22 miliardi di dollari all'anno - pochi giorni fa ha trasferito Keiko, l'orca protagonista del film Free Willy», dall'Oregon (Usa) alle natie coste dell'Islanda. Un aggio di 7500 chilometri compiuto prima in un container di acua ghiacciata, poi in un aereo-cargo C-17 che in 10 ore ha sorvoto gli Usa e varcato l'Atlantico. Due rifornimenti in volo hanno vitato scali che avrebbero reso il trasferimento insoportabile per il cetaceo. In Islanda, altra tappa via tera, e infine l'arrivo in un tratto di mare recintato nelle Westman Islands. E' l'epilogo di una lunga storia. orca da piccola abitava nei mari dove ora è tornaa: la catturarono nel 1979, quando aveva due nni, per venderla a un acquario canadese. La ua carriera passò poi per Città del Messico: al 1985 fu ospite del Reino Aventura Park. ieci anni di show, e Hollywood scopre Keio: la Warner Bros ne fa la protagonista i «Free Willy». Salvo poi ricacciarla in n acquario. A questo punto c'è una solvazione popolare. Nasce la Fondaone Free Willy, che raccoglie milioni i dollari per riportare l'orca nelle acue natie. Ormai Keiko ha 21 anni. i solito questi cetacei ne vivono 5-30. Ma per «la gente» c'è stato il eto fine, per le multinazionali Nella foto le cure del piccolo Flipper anta pubblicità. [p. bi.] Nonostante tutte le (costose) cure specialistiche praticate juario di Genova l'animale è morto di polmonite Era stato nutrito con un latte particolare fatto arrivare dagli Stati Uniti Nella foto le cure del piccolo Flipper