«Manca l'economia» di P. B.

«Manca l'economia» " VISTI DA ANGELA ~ «Manca l'economia» " cl in _ COME giudica i testi di scienze Piero Angela, che non è solo il divulgatore che conosciamo attraverso i libri e la tv, ma è stato anche a più riprese consulente del ministero della Pubblica Istruzione? «La mia impressione - dice Angela - è che nei manuali scolastici ci sia molta scienza, cioè molte nozioni e molte informazioni, anche accuratamente aggiornate, ma che manchi la cultura scientifica. Intendo dire che in genere non si insiste abbastanza sul metodo della ricerca. Nei libri scolastici si trovano i risultati, le formule finali che sintetizzano una scoperta. E' raro trovare il percorso, spesso tortuoso e complicato, che ha condotto alla formula. Invece è proprio nel percorso, e quindi nel metodo, che la scienza esprime il suo massimo valore formativo. Purtroppo in Italia c'è pochissima consapevolezza di che cosa sia realmente la scienza, e questa carenza si manifesta talvolta anche in modo plateale. Pensi alla vicenda Di Bella: dai pazienti in su, fino ai livelli di responsabilità più alta, ben pochi avevano chiara l'idea di che cosa sia una sperimentazione seria, di quali siano i meccanismi della ricerca e della comunicazione all'interno della comunità scientifica. Così si sono create illusioni, si è speso denaro inutilmente e in qualche caso i pazienti hanno rinunciato a cure più efficaci». Oltre ad un maggiore sforzo per rendere visibile il metodo scientifico, che cosa aggiungerebbe ai testi di scienze scolastici? «Preferisco dire che cosa manca. Manca, secondo me, il contesto economico in cui si colloca la scienza. Ai giovani non viene trasmessa la consapevolezza che la scienza è anche un'importante forza di sviluppo. E quindi una sorgente di posti di lavoro. E' lì che si gioca il destino di un Paese moderno. Detto questo, bisognerebbe fare il passo successivo: far vedere che la trasformazione dell'economia indotta dalla scienza porta con sé anche una crescita politica: una cultura scientifica più diffusa renderebbe l'Italia più democratica, innescherebbe una reazione a catena positiva, e alla fine ci troveremmo con un Paese migliore». [p. b.]

Persone citate: Di Bella, Piero Angela

Luoghi citati: Italia