«Bisogna incominciare a studiare il maschio»

«Bisogna incominciare a studiare il maschio» «Bisogna incominciare a studiare il maschio» L'ACCUSA DI IDA MAGLI LE cifre non mi stupiscono, una ricerca del genere conferma quello che da anni vado ripetendo: bisogna cominciare a studiare i maschi». Ida Magli, antropologa, legge i dati Istat quei 9 milioni e passa di donne molestate... - e sottolinea il suo non stupore. Tutto previsto: il maschio è di natura aggressivo, e non sa nemmeno di esserlo. Allora, professoressa, cos'hanno i maschi che non va? «Hanno dei problemi con la loro sessualità. Con questo non intendo il rapporto con le donne, ma proprio con il sesso. E' un problema antico, gravissimo, macroscopico, e solo analizzandolo si può capire l'origine di un rapporto, di cifre come queste». Alcuni sostengono che la causa è la donna: troppo moderna, troppo emancipata per non «mettere in crisi» il maschio. Lei cosa ne pensa? «Penso che non è così. E' vero che molti studiosi, e anche le femministe, leggono questa realtà come una difficoltà di rapporto cor. la nuova donna. Ma io le assicuro che il problema della sessualità per il maschio è sempre esistito. Vede, ovunque ci sono tracce di una cultura in cui il sesso è al primo posto. La letteratura, le religioni, i monumenti... E visto che finora la cultura è stata creata dai maschi, se il sesso è centrale in questa cultura una ragione ci sarà». E quale? «Per gli uomini il sesso è di per sé mistero, potenza, e la sua misura è la virilità. Ed è così da sempre, quindi è inutile guardare la situazione immediata, nella ricerca di una qualche soluzione. E' così da migliaia di anni, da sempre. Secondo la mia analisi, la potenza maschile è alla base della costruzione del mondo, e la sessualità maschile è di per sé violenta». Sempre? «Sì, se non è addolcita da una lunga fiducia, da una tenerezza, dal desiderio stesso della donna. Altrimenti è violenza, perché - come sostengo sulla base di anni di studi - il pene, che è lo strumento del maschio, è di per sé un'arma impropria, fatta per "vincere", per possedere». Lei sostiene che bisogna cominciare a studiare il ma- senio. Cominciare da dove? «Da questo potere che spesso gli uomini non si rendono nemmeno conto di avere. E aiutarli così a capire che a volte basta uno sguardo di desiderio per fare paura ad una donna. Perché lo sguardo penetra, possiede». Facciamo un esempio. «L'esibizionismo. E' pieno il mondo di uomini che si abbassano i pantaloni e mostrano i genitali, oppure che non arrivano a tanto ma hanno comportamenti sessualmente esibizionistici. Le donne hanno istintivamente paura di questo. Perché dietro quel gesto c'è un carico di potenza nefanda, e misterica, la stessa da milioni di anni. E anche se non viene sperimentata, questa potenza viene riconosciuta. Perché i segnali pri¬ vivere. Quindi l'amico maschio ti individua come oggetto sessuale, anche se in quanto amico non instaura esplicitamente un rapporto anche sessuale. Ma spesso lo fa, anzi lo fa sempre più spesso, a leggere queste cifre. E se lo fa, lo fa con violenza». Le donne intervistate raccontano anche di non riuscire a superare la violenza, e dello stupore della «violenza inattesa, subita da amici o fidanzati». «Se cammini per strada di notte, sola, sai che ti può succedere qualcosa, avverti il pericolo. Non lo avverti se sei con un amico, con il marito o il fidanzato. Allora sì che la sorpresa diventa trauma, cioè una cosa che non dimenticherai mai più. Anche se non ti ha portato un danno apparente, anche se è stato solo un bacio improvviso, una carezza, uno sguardo. E' un trauma, e basta». Brunella Giovara «Ha problemi con la sua sessualità, che è di per sé violenta. E anche nei rapporti di amicizia è nascosto questo pericolo» mari noi li riconosciamo subito, al volo». E quello è un segno di potere. «Certo». L'indagine Istat dice anche che al primo posto degli autori di stupri e molestie ci sono gli amici. «Per un maschio una donna è comunque sempre un oggetto sessuale. Uno pensa all'amicizia come ad un rapporto basato sulla fiducia, su caratteristiche intellettuali... a tutto ma non al sesso. Ma per l'uomo non è così. E anche per la donna, in fondo non è così. In qualunque amicizia c'è sempre una specie di "sostegno" sessuale. E la spiegazione è semplice: la libido è energia, nei rapporti c'è sempre tensione, libido. Gli uomini hanno bisogno della tensione per

Persone citate: Brunella Giovara, Ida Magli