Un vento di fede e affari sul popolo di Padre Pio di Paolo Guzzanti

Un vento di fede e affari sul popolo di Padre Pio In decine di migliaia hanno assistito alla veglia, tra suoni di campane, altoparlanti e bancarelle Un vento di fede e affari sul popolo di Padre Pio SAN GIOVANNI ROTONDO DAL NOSTRO INVIATO Il luogo del santuario, un gigantesco orto di Getzemani aspro e verde, era ieri flagellato dal vento, ispezionato dalle fotoelettriche, assordato da gigantesche campane, fischiato da altoparlanti sempre in uno-due-tre-prova, invaso da decine di migliaia di piccole donne sulla sessantina un po' irate, un po' spiritate, che si prendevano a gomitate accompagnate da figlie e generi che portavano chili di cibarie, poltroncine pieghevoli da spiaggia che sistemavano ovunque. Il cammino della Via Crucis invaso: un grande e serpentino viale molto suggestivo e cintato di filo spinato, per impedire ai pellegrini di fare ciò che tuttavia riescono a fare benissimo: disperderei con le tenebre nella boscaglia adiacente il santo cammino e vuotare vesciche e intestini sicché poi al profumo acuto dei pini se ne aggiungono altri non meno acuti e però meno gradevoli. La folla nel suo complesso ha un umore da stadio, ognuno pensa per sè e occupa più posti che può, ringhiando ai nuovi venuti, alcune macchine che hanno osato varcare i confini proibiti sono bloccate da una folla senza volto ma di pessimo umore, perchè l'aria si è fatta gelida, la funzione comincia, i gabinetti chimici sono lontani e funzionano soltanto versando 500 lire per fare pipì e mille per la carta, e si formano montagne di devote cartacce, cumuli di bicchieri di plastica che se ne vanno anche loro col vento, devotamente. Prima della grande piazza antistante la chiesa, c'è una grande insegna elettronica per la pubblicità, che sembra di essere a Times Scoiare: pubblicità di materassi, di leccornie, di devozioni, di mobilia. Stupiscono invece alcuni giovanis- simi frati, francescani peraltro, non cappuccini, tutti sotto i trent'anni, qualcuno intorno ai venti. Le loro tonache sono vere tele di sacco, i loro accessori sono di cuoio non lavorato, i loro rosai sono di perle di legno grezzo e bellissime, i loro corpi sono magri e le barbe giovani e ben curate. Gruppi di pellegrini arrivano dalla mattina con i pullman giganteschi che sono stipati in un grande cimitero dei pullman, laggiù che li vedi con il binocolo e sembrano formare un villaggio. Tutti passano davanti alle cabine delle toelette chimiche e tutti si fermano con devota curiosità a guardare un arabo che fa danzare un Mickey Mouse e una Minnie, al ritmo di una musica rock. Fasci di Madonne color azzurro-madonna pendono a testa in giù insieme a grappoli di palloni di football dei colori del Milan, della Juve, della Roma. I mercanti del tempio vendono e svendono pacchi di videotape di Padre Pio, Cristi che cambiano espressione, sette nani con e senza Biancaneve, portafortuna brasiliani, legioni replicanti di padripii color bronzo, color legno, peltro, oro, dipinti a mano o in bianco e nero. Non c'è limite alle trombette, alle automobiline, alle trottole con lo spago, ai cuori trafitti dalle sette spade e dagli scudetti di cinquant'anni di calcio. Non c'è limite a nulla e il paganesimo intrinseco di questo raduno piissisimo in cui Dio non appare neppure come comparsa, tanto la scena è totalmente rubata dall'immagine di un santo frate che non è più lui ma è solo un'icona, e non c'è limite neppure alla autentica commozione, a una forma di religione che è precedente e indipendente dal papa e da Dio, una religione che funziona da sola perchè vive autonoma in un mercato di dare e avere, di richieste e di attese, da far perdere le tracce. Padre Pio stesso, che esibiva queste stimmate che più che buchi da chiodo sembrano eczemi insanguinati, era un uomo pratico. Leggo le storie dei suoi miracoli e la praticità del frate appare essa stessa miracolosa, fattiva, contadina. A una donna quasi cieca che gli chiedeva aiuto e miracolo, lui disse: hai provato a farti operare dal professor taldeitali, oculista a Bari? E lei va dal professore. Il quale dice che c'è poco da fare, ma che comunque viste le insistenze la opera. E l'operazione riesce bene e la donna vede meglio, sicché si loda il miracolo di padre Pio che l'ha mandata da un bravo oculista. E poi Padre Pio aveva il dono di profumare. Quando si dice in odore di santità si intendeva, originariamente, proprio questo: i santi hanno il dono di profumare l'aria di spighetta, di lavanda, di rosa e mughetto. Padre Pio, che era un fratone refrattario all'acqua, emanava odori d'essenza e compariva di colpo nell'auto del comunista professor Spallone, il medico di Togliatti, spiegandogli l'anamnesi e, la diagnosi della paziente che quello stava andando a visitare. E Spallone vedeva, constatava, medicava e guariva per conto di Padre Pio. Mentre scrivo la veglia è in corso, bellissimi padri con barbe importanti e larghe fronti leggono le preghiere sotto il grande padiglione eretto davanti alla chiesa. Le candele si spengono per le folate di vento che scendono da un cielo in cui molti devoti hanno scoperto e fotografato nuvole che ricordano la faccia di Padre Pio con espressioni furiose, timide, ridenti, piangenti. Egli è sopra di noi, intorno a noi e tratta con ognuno la sua grazia. In vita era un religioso che aveva il dono di raccogliere fondi, i ladri versavano a lui la refurtiva affinchè la rendesse e poi il sant'uomo riusciva quasi sempre a fare una santissùna cresta (con il consenso degli interessati) per erigere questo ospedale da duemila posti che dà lavoro a duemila persone e che è gestito da suore bianche, forti e basse come piacevano a Fellini che mettono in riga tutti, che fanno splendere ogni pavimento, che ringhiano e somministrano santissime iniezioni. Il territorio di Padre Pio è operoso, grandioso, aperto ad ampliamenti, di pessimo gusto perchè popolare, contadino, genuino, con questa immagine burbera di una natura divina benevolente ma ringhiosa, di cattivo carattere, di animo candido e di voce forte e dialettale. Un uomo di cinquant'anni mi racconta: «Noi non andavamo mai a scuola quando c'era padre Pio. Stavamo con lui e ci piaceva vederlo, sentirlo parlare, raccontare storie. Ci diceva: voi dovete essere bravi, dovete fare i bravi ragazzi, avete capito? E quelli annuivano contenti perchè il sant'uomo era carismatico, attirava con lo sguardo e cacciava via le ragazze con la minigonna, che odiava: lui morì nel 1968, anno fatale, anno di contestazioni e di vestiti corti, anno di sesso libero e di animo pagano. Lui stava sulla porta e cacciava gli infedeli, specialmente quelli che lo volevano vedere per curio¬ sità: tu che vuoi qua, vattene, questo è luogo di preghiera. Non sono in grado di contare i corpi umani per chilometro quadrato, ma non mi meraviglierei se fossero centomila, forse più. Nessuno sa bene che cosa fare, salvo esserci, e soltanto piccoli gruppi di volenterosi seguono croci di legno con la targa del luogo di provenienza del pullman e recitano il rosario della Via Crucis. I vigili urbani in moto e a piedi fanno multe a raffica, bersagliano le macchine dei pellegrini e mettono foglietti sul parabrezza, ma non importa perchè tutti sono disposti a pagare qualcosa pur di esserci. Un mendicante chiede l'elemosina tenendo in braccio una bambina che dorme come un fantoccio di un sonno sospetto. Passo dopo mezz'ora e la bambina dorme sempre, come se l'avessero imbottita di santissimo sonnifero, ma nessuno ci fa troppo caso, perchè la festività è grandiosa e collettiva, non c'è spazio per i dettagli e le singole individualità, ognuno ha i guai suoi e sa lui o lei perchè viene da Padre Pio, che cosa ha da chiedergli, la grazia da ricevere e secondo quanto ho sentito cure a un gruppo di anziane signore, persino il malocchio da togliere. Paolo Guzzanti Automobili bloccate dalla folla Un corteo di frati in preghiera piccoli gruppi con le croci candele che si spengono sotto l'incalzare della bufera tlll La veglia notturna a cui hanno partecipato migliaia di fedeli a San Giovanni Rotondo per il trentesimo anniversario della morte di padre Pio da Pietrelcina

Luoghi citati: Bari, Pietrelcina, San Giovanni Rotondo