Bomba in centro a Milano, torna la paura

Bomba in centro a Milano, torna la paura L'attentato nella notte, per ora nessuna rivendicazione. Sfiorato un autobus, illeso l'autista Bomba in centro a Milano, torna la paura L'esplosione davanti all'Intendenza di Finanza, non ci sono feriti MILANO. Una forte esplosione, una fiammata violenta, del fumo denso e nero. In pochi secondi ieri sera è tornato il panico tra i pochi frequentatori della zona e la paura è diventata terrore tra i viaggiatori notturni di un autobus che percorre la cerchia dei Navigli. Ore 23,32, a Milano scoppia un'altra bomba. Succede all'ingresso della sede della Direzione regionale delle entrate, in via Moscova al 2, una zona centralissima della città. Trecento metri in linea d'aria da dove, nel 1993, era scoppiata un'altra e ben più drammatica bomba in via Palestra uccidendo cinque persone; duecento metri dal Consolato generale degli Stati Uniti; non più di cinquecento metri dal comando della caserma dei carabinieri. La bomba, probabilmente un ordigno non molto potente, è esploso un secondo dopo che un autobus della linea 94, con a bordo cinque passeggeri più l'autista, era passato. Lo spostamento d'aria ha distrutto completamente il lunotto posteriore del mezzo, ma, fortunatamente, senza causare danni alle persone tranne un passeggero ferito di striscio da una scheggia di vetro. I passeggeri e l'autista del bus, rimasto sotto choc, sono stati portati nella vicina caserma dei carabinieri per un primo interrogatorio. Insieme a loro anche una donna che, alla fermata del bus, a venti metri da dov'è esploso l'ordigno, attendeva l'arrivo del mezzo. Nessun ferito, nessuna vittima, solo una grande paura e dei danni, tutto sommato, limitati al portone d'ingresso dell'edificio, un portone di vetro alto circa quattro metri (la parte superiore è rimasta intatta), separato da una cancellata. L'ordigno, secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, è stato posto in questa intercapedine che separa la cancellata dall'ingresso di vetro. Carabinieri e polizia, che sono arrivati sul posto pochi minuti dopo l'esplosione, sostengono che l'ordigno non era ad alto potenziale. I rilievi sono proseguiti per tutta la notte. Gli agenti hanno repertato alcuni piccoli oggetti di metallo trovati sull'asfalto. Sul posto, verso le 24, sono arrivati il vicesindaco della città, Riccardo Decorato e il pm di turno, Stefano D'Ambruoso, poco dopo gli artificieri e i dipendenti dell'Ispettorato regionale delle tasse che hanno condotto un'ispezione anche all'interno dell'edificio per rilevare i danni. Danni che, a prima vista, appaiono limitati soltanto ai vetri del portone d'ingresso. Nella zona, infatti, anche se l'esplosione è stata udita a parecchie centinaia di metri di distanza, i vetri delle case sono rimasti intatti. Alcuni testimoni hanno raccontato di avere udito una forte detonazione e di aver pensato immediatamente a una bomba. «Mi sono ricordato della bomba che era esplosa in via Palestra - dice Attilio Caminzuli, custode dell'edificio adiacente al numero 4 di via Moscova - E quindi ho guardato immediatamente l'orologio: erano le 23,32». «Io stavo rientrando a casa al numero 10 - racconta Luigi Ambrosio -, ho sentito il botto quando mi sono chiuso il portone alle spalle». A mezzanotte e mezza ancora nessuno aveva rivendicato l'attentato che colpisce, comunque, un palazzo inviso neirimmaginario collettivo: quello della tasse. Gli inquirenti si aspettano che un segnale possa arrivare nelle prossime ore, magari a qualche mezzo d'informazione. Per ora tutte le ipotesi sono aperte, anche se, ad indagare su questo nuovo, oscuro episodio, sarà lo stesso pubblico mmistero che aveva condotto l'inchiesta sulla bomba che, il 25 aprile del 1997, aveva devastato il retro di Palazzo Marino. La similitudine con quell'attentato di un anno fa colpisce anche il vicesindaco Riccardo Decorato: «Quest'ordigno, l'orario notturno, il palazzo istituzionale che viene colpito, ricorda molto l'attentato di Palazzo Marino, anche se in questo momento non ci sono elezioni. E forse per questo ciò che è successo suona anche più sinistro» Paolo Colonnello Un'immagine dell'attentato a Palazzo Marino del 1997

Persone citate: Attilio Caminzuli, Luigi Ambrosio, Paolo Colonnello, Stefano D'ambruoso

Luoghi citati: Milano, Stati Uniti