Farina, primo appuntamento con la giustizia

Farina, primo appuntamento con la giustizia Napolitano: «Cattura dedicata all'agente dei Nocs ucciso, ora prenderemo anche Cubeddu» Farina, primo appuntamento con la giustizia Oggi ilprocesso in Australia, in attesa dell'estradizione ROMA. In attesa della richiesta di estradizione in arrivo dall'Italia, Giovanni Farina affronta i suoi debiti con la giustizia australiana. Oggi sarà in tribunale a Sydney per rispondere di possesso di passaporto straniero falso, possesso di beni rubati (il passaporto e la patente, anch'essa intestata a Luigi Valiante), due imputazioni di aggressione ad agenti di polizia e una di tentativo. Secondo il verbale, che sarà presentato oggi in udienza dalla polizia, le ultime tre imputazioni risalgono all'udienza in tribunale del 25 agosto scorso, quando Farina è stato imputato formalmente per possesso di passaporto falso e subito dopo ha tentato la fuga dall'aula colpendo al viso i due agenti che cercavano di trattenerlo. Il 15 agosto, dopo l'arresto e l'imputazione per la mancata dichiarazione di valuta e rilasciato su cauzione, Farina ha alloggiato all'ostello della gioventù presso la stazione centrale di Sydney, e successivamente in un hotel popolare a poca distanza, il Crystal Palace, che ha lasciato dopo aver regolato il conto il 25 agosto, prima di presentarsi in tribunale. Nella dichiarazione doganale all'arrivo a Sydney, Farina alias Valiante si era definito uomo d'affari, dichiarando di volersi trattenere in Australia in vacanza per tre mesi. Continuano i messaggi di soddisfazione per l'arresto eccellente. Il ministro dell'Interno Giorgio Napolitano dedica la brillante operazione all'ispettore Samuele Donatoni, «che ha sacrificato la sua vita nel tentativo di catturare i sequestratori di Soffiantini». E aggiunge: «Sono già iniziate le procedure di estradizione di Farina. E ora le speranze di catturare anche l'altro carceriere di Soffiantini, Attilio Cubeddu, sono molte di più». Dell'estradizione si sta occupando il ministro di Grazia e Giustizia Giovanni Maria Flick: «Si tratta di aspettare i tempi necessari. Mi pare - ha aggiunto che abbiamo cercato e stiamo cercando di essere i più solleciti ed efficienti possibile». L'arresto di Giovanni Farina riapre una ferita mai chiusa per Lauretta e Raffaele Donatoni, la madre e il padre di Samuele, l'agente dei Nocs ucciso in un conflitto a fuoco durante il sequestro Soffiantini. La mamma di Donatoni, che ha appreso la notizia dai giornalisti, perchè da quando è successa la tragedia «non guardo la televisione e non ascolto la radio e perciò non ne sapevo nulla», si è limitata ad un secco commento sull'operazione: «Benissimo, era il minimo che si potesse fare». Dure le parole della madre del super latitante Giovanni Farina. La donna, che nell'ottobre dell'anno scorso aveva lanciato un appello al figlio per la liberazione di Soffiantini, a chi le chiede se non è in apprensione per le sorti di Giovanni ribatte soltanto che non ha solo quel figlio e che, comunque, di lui «non vuole sapere più niente». A Pari, in quegli stessi luoghi per giorni e giorni passati al setaccio da polizia e carabinieri alla ricerca della prigione dell'imprenditore bresciano, vive anche una sorella di Giovanni che rifiuta di commentare l'arresto del fratello. [r. cri,] La ricevuta di un pacco spedito in Italia a un parente della madre ha insospettito gli investigatori Il bottino del sequestro è stato depositato su conti di Ginevra e Zurigo S«iBr La prima foto segnaletica di Giovanni Farina dopo l'arresto in Australia. A lato il latitante quando fu estradato nell'82 dalla Colombia Giovanni Farina rimane per almeno un mese in j un nascondiglio sui monti della Calvana (Prato) A Singapore. Qui fa scalo Faereo che porterà il super latitante in Australia, a Sydney, che sarà la meta tinaie della LE 4 TAPPE ECCELLENTE