IL BOOMERANG di Gabriele Romagnoli

IL BOOMERANG IL BOOMERANG rio dice che esiste un solstizio dell'autunno politico, quando le lune degli elettori decideranno il destino delle correnti: è fissato a novembre e per quella scadenza si combatte. I repubblicani hanno poche settimane per avviare la procedura dell'impeachment, sperando di trovarsi poi con un Congresso largamente favorevole, capace di approvare la deposizione del presidente in carica. Dicono che la deposizione di Monica Lewinsky, laddove nega di essere stata indotta a mentire, abbia tolto forza giuridica alle accuse. Dicono anche che le quattro ore di testimonianza in televisione abbiano dimostrato che questa commissione non si preoccupa né del Whitewater né, in fondo, dell'ostacolo alla giustizia, ma solo di questioni sessuali. In realtà, non è ne sul fondamento giuridico, né sulla morale sessuale che si sta combattendo. Assistiamo, semplicemente, a un inedito duello politico senza esclusione di colpi, dove ogni mossa o arma e lecita. Al punto in cui ci troviamo è difficile ipotizzare che possa finire senza la morte di uno dei duellanti. I repubblicani hanno la forza dalla loro, ma devono affondare i colpi, vincere a novembre e infilzare Clinton, perché se l'impeachment fallisse avrebbero si tenuto in scacco la Casa Bianca per un anno, ma potrebbero poi trovarsi nella campagna del Duemila con l'accusa di aver speso miliardi di dollari per prosciogliere un presidente da un'accusa morbosa. Clinton deve ormai andare fino in fondo, resistere a dispetto dei media e della pubblica ostensione dei suoi peccati. Non ha azzeccato, finora, una sola controffensiva. E' sopravvissuto per scelta e fortuna. Ha pessimi consiglieri, a cominciare da se stesso. Dice Bob Dole, l'uomo che sconfisse alle ultime elezioni, che prepara una mossa a sorpresa. Forse parlerà direttamente alla commissione o al Congresso, dicendo quello che non potrebbe dire ammanettato al giuramento, e senza più ripararsi dietro lo schermo delle parole interpretate e trasfigurate. Messo alle strette, il duellante in difficoltà deve fare una mossa assolutamente imprevedibile per l'avversario, o soccomberà. Gabriele Romagnoli

Persone citate: Bob Dole, Clinton, Monica Lewinsky