«Bello mio, ti supplico di farmi venire a trovarti»

«Bello mio, ti supplico di farmi venire a trovarti» UNA LETTERA D'AMORE «Bello mio, ti supplico di farmi venire a trovarti» Questo il testo di una lettera datata 29 giugno '97 mandata da Monica Lewinsky al presidente Clinton e agli atti del procuratore speciale Kenneth Starr. «Bello mio, ho davvero bisogno di discutere la mia situazione con te. Non abbiamo avuto nessun contatto per più di 5 settimane. Tu parti Sab (ndr sabato) e io andrò a Madrid con la Sec. (neh- Sccurity Def enee) lunedì e tornerò il 14 luglio. Poi me ne andrò a Los Angeles per qualche giorno. Se non ti avrò parlato prima di partire, al rientro da L. A. saranno passati due mesi dall'ultima volta. Per favore, non farmi questo. Mi sento disponibile, usata e insignificante. Mi rendo conto che hai le mani legate, ma voglio parlarti e vagliare alcune alternative. Ti supplico ancora mia volta di lasciare, per favore, che io venga a trovarti rapidamente martedì sera. Chiamerò Betty, Mar. (ndr martedì) pomeriggio per sapere se va bene. M». \>cV«- MIM, kavt, X Ycfr'n LA *,{♦ vwll h^-cbct-y , £ f.^* 4&P*4fi**i»ose« **4 .Hrn^fLzzztr? , 4> "kit* *u( loot tir so<v\tf *f>tm$. *£ jr^ be^i^

Persone citate: Bello, Clinton, D'amore, Kenneth Starr, Monica Lewinsky

Luoghi citati: Los Angeles, Madrid