Sporcizia e giochi rotti «Curate quei giardini»

Sporcizia e giochi rotti «Curate quei giardini» Le proteste di anziani e mamme per il verde trascurato Sporcizia e giochi rotti «Curate quei giardini» I giardini pubblici, e lo spazio vitale che essi rappresentano per anziani e bambini, sono uno degli argomenti «preferiti» dai lettori de «La Mia Città». Una scelta dettata dal fatto che, spesso, quegli angoli verdi che si aprono fra palazzoni e asfalto sono abbandonati o quantomeno poco curati. Ecco alcune segnalazioni. VIA MURATORI. «I giardini di via Muratori - denuncia Cristina Balestra - versano in condizioni di totale abbandono. E i cani, con la complicità dei loro padroni, girano indisturbati». PIAZZA D'ARMI. Telefona Laura Conte: «Nel parco di piazza d'Armi si è insediata una moltitudine di squatter i quali, oltre alle gimkane in moto, occupano in modo esclusivo i prati circostanti la rotonda; lo spaccio di droghe è da chiunque visibile». CORSO CORRENTI. «Abito nei pressi del giardino di corso Correnti - dice il signor Capriolo -. Attualmente mancano circa quindici panchine, in parte sono rotte, in parte rubate. E' possibile rimetterle? Da poco è stato sistemato un vespasiano ma i vandali hanno già demolito la cupola in piastica» VIA MARIA VITTORIA. Ci telefona una lettrice: «Abito in via Maria Vittoria; è terribile che non esistano in tutto il centro giardini con giochi per i bambini. Piazza Cavour e piazza Santa Teresa non hanno un solo gioco». PIAZZA MONCENISIO. «Segnalo lo stato di abbandono di piazza Moncenisio - dice Elsa Marietti - Le aiuole sono cumuli di erbacce con ai lati un deposito di rottami». CORSO TELESIO. «In corso Telesio il 14 settembre è stato spruzzato del diserbante lungo i bordi delle aiuole. Vorrei sapere - chiede Maria Grazia Bruno - se queste sostanze possono nuocere a bambini e animali. Nel caso fossero nocivi, perché non vengono messi dei cartelli?». LINGOTTO. Dice Claudio Candellone: «Bisognerebbe togliere i lacci che stringono le magnolie che sono davanti all'ingresso del Lingotto». PANCHINE. «Le panchine del giardino Gabriele da Gorizia, che circondano le aiuole, si stanno sollevando e staccando. Bisognerebbe controllarle dice Gianfranco Marchetto -. E perché non mettere qualche gioco per i bambini?». PIAZZA CATTANEO. «Come mai il giardino di piazza Cattaneo e "morto"? - chiede, provocatoriamente, Gaidano Rossi -. Ci sono panchine rotte e i giochi per i bambini sono inesistenti». PIAZZA MARIA TERESA. «Con altre mamme - ci scrive una lettrice porto a giocare la mia bambina in piazzetta Maria Teresa e ho notato che, soprattutto dopo l'ultima pavimentazione, la pulizia della piazza viene tralasciata o eseguita in modo poco accurato. Si trovano per giorni e giorni le stesse bottiglie intere o rotte, cicche di sigarette, carte e soprattutto sporcizie lasciate dai cani. Anche la manutenzione dei prati lascia a desiderare. Tutto ciò è non solo pericoloso per i nostri bambini, ma anche un insulto a una delle più belle piazze d'Italia». CORSO TASSONI. «Il giardino di corso Tassoni angolo corso Appio Claudio - scrive Maria Gremo - dovrebbe essere, ed è, per anziani e bambini un punto di ritrovo e svago. Purtroppo, però, la pulizia lascia molto a desiderare e lo scivolo e l'altalena sono rotti. Il giardino è diventato punto di ritrovo di extracomunitari e prostitute che mangiano, bevono, si lavano alla fontana e lasciano i loro resti. Non si potrebbe avere qualche controllo in più da parte dei vigili? Anche nel nostro quartiere si pagano la tassa raccolta rifiuti e l'ici». VIA FORLÌ'. «Siamo un gruppo di mamme - scrive a nome di tutte Rosanna Simone - e vogliamo portare a conoscenza di tutti lo stato di degrado dei giardini pubblici di via Forlì angolo via Terni. Da tempo sono state rimosse le altalene e gli scivoli e non sono stati più rimpiazzati. Il campo di calcio è talmente trascurato che quando piove è una distesa di fango. Dove possiamo far giocare i nostri bambini?».

Persone citate: Claudio Candellone, Elsa Marietti, Gaidano Rossi, Gianfranco Marchetto, Laura Conte, Maria Grazia Bruno, Maria Gremo, Rosanna Simone

Luoghi citati: Gorizia, Italia