Falsa donna vigile fugge con i gioielli

Falsa donna vigile fugge con i gioielli Bionda e accattivante: «Sono qui per darle consigli e prevenire i furti in casa» Falsa donna vigile fugge con i gioielli L'ultima truffa a una pensionata La vigilessa bionda sale le scale, bussa a quella porta del terzo piano, sembra andare a colpo sicuro. L'anziana donna che scruta dallo spioncino è colpita dalla divisa. Pensa ai nipotini, ai loro motorini, e si spaventa: «E' successo qualcosa?». Così sgancia la catenella e apre. La vigilessa è cortese, misurata nelle parole: «Non si spaventi, nulla di grave. Sono del nucleo controlli anti-furto: passiamo di casa in casa per dare consigli a chi potrebbe suhirne. Lei vive sola, vero? Quindi è più esposta di altri. Abbiamo pensato che avrebbe ascoltato volentieri un'esperta». L'anziana è interdetta. Forse ha qualche dubbio, ma quella cortesia e soprattutto quella divisa di bucato, la inducono a buttare alle spalle ogni prudenza: «Prego, si accomodi». La vigilessa si accomoda. Passa da una stanza all'altra, controllando porte ed infissi. Ogni tanto scuote la testa e la pensionata azzarda: «C'è qualcosa che non va? Devo far mettere qualche lucchetto. Vero, che potrebbero salire dal piano di sotto?». La vigilessa è sempre più contrariata, sbuffa, si dichiara molto preoccupata, parla di rischi imminenti e poi chiede: «Ma lei i soldi dove li tiene?». La pensionata è ormai cotta, preoccupatissima per la fragilità della sua casa, che la vigilessa ha appena accertato: «Li tengo lì, in quel cassetto». E' il momento clou: la donna in uniforme si avvicina al cassetto, ne controlla con «professionalità» la serratura, prende la chiave (fornita senza il minimo timore), apre e controlla. C'è denaro, ma ci sono soprattutto gioielli. La vigilessa li raccoglie nelle mani: «Non può tenerli qui. E' troppo pericoloso. Questa roba va messa subito al sicuro». E con quel piccolo tesoro va verso la porta, a passi sempre più svelti. L'anziana è senza parole, presa in contropiede da tanta decisione, atterrita per la sensazione della truffa incombente. Ha qualche secondo di indecisione, troppi. Quando corre sulle scale la vigilessa è sparita. Si affaccia alla finestra, nulla. Disperata telefona ai parenti, che accorrono e l'accompagnano dai carabinieri della compagnia Mirafiori, qualche isolato più in là. «Addì il 20 settembre la signora Francesca M., residente via Canelli, denuncia quanto segue...... Più sotto il racconto del furto di gioielli per oltre 3 milioni, e di tanti ricordi. Per i militari l'ennesimo verbale doloroso da riempire, l'ennesima sconfitta di fronte ad una delinquenza crudele. Anche se una pista questa volta c'è: sta in quella divisa, indossata in modo truffaldino. Anche i vigili ■ Falsi carabneroiese, si prne isolate e chvittima controlderubata. ■ Falsi dipendella pensioneMa il libretto e spariscono. ■ Falsi medimente senza dcano quasi semto con destrez■ Falsi dipenfisso? Siamo altrimenti tele«Dobbiamo vesparmi prendo■ Falsi dipecambiare le lisoldi fasulli. urbani veri, sempre vicini agli anziani, hanno promesso di dare una mano per ammanettare la falsa collega. Angelo Conti I METODI PIÙ' USATI ■ Falsi carabinieri. Specie nelle campagne del Pineroiese, si presentano a anziani contadini in cascine isolate e chiedono se hanno subito un furto. La vittima controlla il denaro che tiene nascosto ed è derubata. ■ Falsi dipendenti Inps. La verifica del libretto della pensione: «Forse lei potrebbe ricevere di più». Ma il libretto e spesso custodito con i risparmi che spariscono. ■ Falsi medici. Il medico rimasto momentaneamente senza denaro è una figura che gli anziani cercano quasi sempre di aiutare. Ma il rischio è un furto con destrezza. ■ Falsi dipendenti Telecom. «Ha sentito del prefisso? Siamo qui per adattare il suo apparecchio, altrimenti telefonare le costerà di più». Oppure: «Dobbiamo verificare il codice sulla bolletta». E i risparmi prendono il volo. ■ Falsi dipendenti di cambiare le lire in euro» soldi fasulli. banca. «Siamo qui per E scatta la trappola con

Persone citate: Angelo Conti, Bionda, Francesca M.