TRAP «Attacchi atomici?»

TRAP «Attacchi atomici?» La Fiorentina dei grandi cannonieri, la Juve e il Milan: bocche da fuoco a confronto TRAP «Attacchi atomici?» agoseimangau» FIRENZE. E' tornato. Giovanni Trapattoni nuota nel suo mare: il campionato italiano, le grandi sfide, le polemiche, le piccole rivolte, le sostituzioni che fanno discutere. Sguazza e, divertendosi, affascina una città che gli era totalmente ostile per l'antica fede e perché lo considerava fuori moda. Sabato, Trap giocherà a S. Siro, contro il Milan che fu suo. E si gode la compagnia della Juve in testa alla classifica. La Juve, lo scalpo che sogna di regalare ai fiorentini. Gli è già riuscito un piccolo capolavoro personale: 4 gare ufficiali, 4 vittorie, nessuno ha fatto meglio di lui. Come dicono a Firenze, ha «trapattonizzato» la Fiorentina. Ha convinto i campioni legatissimi a Malesani, ha messo in un angolo il recalcitrante Morfeo, ha pubblicamente sgridato Oliveira che chiedeva di sacrificarsi (tatticamente) meno; ha imposto Torricelli come modello e Moreno è amato da tutti. Ieri, infine, ha redarguito il giovanissimo Amoroso (grande sorpresa positiva di questo inizio di stagione) perché «a 22 anni bisogna aver rispetto per i miei colleghi che hanno molti anni più di lui», riferendosi proprio a Malesani «beccato» dal virgulto viola, perché un anno prima lo aveva lanciato e poi messo in cantina. Con martellante frequenza, Trap manda messaggi: «Sostituire Rui Costa, come Batistuta, è un non senso, però io devo amministrare un gruppo e quindi modulare le energie dei giocatori, gli equilibri in campo. Qualcuno non si è accorto che il calcio è un gioco di squadra e che il resto, la poesia, serve solo ai giornali. I moduli vanno bene, ma se vedo un giocatore in sofferenza, una zona dove ci mettono sotto, o che ho sbagliato una scelta... cambio tutto, perché conta solo vince re». Liquida con una battuta anche il ruolo degli allenatori: «Ognuno ci mette qualcosa di suo, una banana, una pera, una mela, l'importante è riuscire a fare un buon orto». Ma davvero l'inossidabile Giovanni e la Fiorentina potranno recitare un ruolo importante? Davvero sarà il campionato dei grandi attacchi, Weah-Bierhoff, contro InzaghiDel Piero, oltre a Batistuta-Oliveira-Edmundo? Trapattoni giura della sua vocazione offensivistica: «Giocherò col tridente, magari con due dentoni e un mezzo canino, però questa è la strada. Gli altri? Inzaghi-Del Piero sono agilità-mobilità-creatività; Weah-Bierhoff sono potenza e destrezza; i miei sono potenza e fantasia. Non si possono fare graduatorie, magari alla fine, questi tre attacchi finiscono con l'equivalersi. Il duo juventino manca un po' di centimetri. Gli attacchi di Milan e Fiorentina rispondono in modo più preciso alle regole del calcio italiano di oggi, dove è fondamentale essere bravi nel gioco aereo. In partenza noi e i rossoneri possiamo apparire più attrezzati. Ma il duo bianconero può contare su rapidità e profondità di manovra, si conoscono benissimo, non hanno problemi di nuovi schemi. Sono curioso di verificare come reagirà Del Piero a questa sua estate mondiale. Di sicuro gli attaccanti saranno importanti per il titolo, ma poi sono le squadre, nella loro interezza a fare le differenze. E la Juve, su questo terreno, non è seconda a nessuno». Chiusura alla Trap: «Certo che Batistuta è d'un altro pianeta, mai avuto uno così. Lo dico io che sono stato baciato in fronte dalla fortuna, che ho allenato alcuni degli attaccanti più forti al mondo. Batistuta ha qualcosa di speciale. Lui non solo è un bomber, non solo apre spazi e ha visione di gioco: si batte per gli altri, da vero leader. Anche col Vicenza, dopo essere volato in cielo per il nostro vantaggio, l'ho visto rincorrere un avversario per 40 metri e ostacolare l'azione vicentina. Unico». Ed è unico anche Trapattoni che utilizza tutto pur di fare training autogeno ai suoi, perfino a Batistuta. «La Fiorentina sta crescendo, deve ancora parlarsi di più, dico in campo, e poi mi aspetto maggiore spregiudicatezza da parte di alcuni dei miei, comunque vùiciamo e cresciamo. Ogni giorno un "mattoncino" per la costruzione di una squadra vincente, di una grande squadra». Ci crede nel suo lavoro, fa tutto con un'energia contagiosa. Segue tutto, non lascia niente senza che ci sia il suo marchio, corre in campo (non manca ad una partitella, scarpette e magliettina), fischia, si agita e così vive. Ricorda solo per un secondo gli anni bianco neri «se parlo col presidente Cecchi Gori? Sì ma non mi chiama alle 7 di mattina come faceva l'Avvocato, Cecchi Gori preferisce orari più umani». Il tecnico viola: «Gabriel è unico, tra tante stelle non ho mai avuto uno così Weah-Bierhoff? Potenza e destrezza; Inzaghi-Del Piero? Agilità e creatività» 110 MIGLIORI BOMBER STRANIERI 1 N0RDAHL 227 2 ALTAFINI 216 3 HAMRIN 190 4 VINICI0 155 5 NYERS 153 6 SIV0RI 146 7 J.HANSEN 139 8 PURICELLI 120 9 BALBO BATISTUTA 110 Classifica assoluta dei marcatori stranieri nella serie A italiana da fuoco a confronto TRIDENTI a solo anco te Cecchi a alle 7 di Avvocato, orari più Giovanni Trapattoni è riuscito a conquistare subito Firenze e sabato a San Siro, proprio contro il Milan, può raggiungere il suo maestro Nereo Rocco a quota 326 vittorie di campionato; nelle 623 panchine del Trap ci sono 325 successi, I90 pari, 108 sconfitte

Luoghi citati: Firenze, Potenza, Vicenza