A Benetton la tenuta Maccarese

A Benetton la tenuta Maccarese LE MANOVRE DEL TESORO Per 93 miliardi, ma gli enti locali potranno esercitare la prelazione A Benetton la tenuta Maccarese Privatizzata dopo 15 anni l'azienda agricola ROMA. Per 93 miliardi, che potrebbero anche diventare 113 in presenza di una serie di varianti urbanistiche, Benetton si è aggiudicato l'Azienda Maccarese mettendo fine a una storia infinita di tentativi di cessioni. Il relativo contratto di compravendita è stato sottoscritto ieri da Edizione Holding e Iritecna. La firma arriva dopo «una articolata procedura di cessione» in cui l'offerta presentata dalla società del gruppo Benetton è risultata la migliore. Il testo del contratto, sottolinea una nota di Iritecna, verrà notificato agli enti locali che potranno, entro 90 giorni, esercitare il diritto di prelazione alle stesse condizioni. Il diritto nasce dal verbale sottoscritto, il 25 luglio 1986, dal gruppo Iri, dalle organizzazioni sindacali e dagli stessi enti locali. Il contratto siglato ieri prevede garanzie fidejussorie in ordine al mantenimento dell'unità poderale e della destinazione agricola e degli attuali livelli di occupazionali. Ma con tutta probabilità nel futuro di Maccarese, come fanno fede le richieste di varianti urbanistiche, ci potrebbe essere anche uno sviluppo turistico. Chiunque sarà l'acquirente, Benetton o gli enti locali, la vicenda della vendita della grande tenuta agricola di Maccarese, di proprietà dello Stato, giunge a conclusione dopo ben 15 anni di trattative. La privatizzazione della tenuta, situata alle porte di Roma, è annunciata infatti per la prima volta nel 1983, ma si arena poi in una complessa vicenda giudiziaria tra gli acquirenti (i fratelli Gabellieri), l'Ili, il comune di Roma, la regione Lazio e il sindacato dei braccianti. Nel 1991 la tenuta passa dalla Sofin a Iritecna, che ne porta a termine il processo di risanamento. Nel 1993 scatta il secondo bando di vendita e Iritecna avvia la procedura di dimissione con l'assistenza della Banca di Roma. L'operazione si conclude però senza esito alla fine dello stesso anno, e nessuna offerta viene presentata da una società espressione dell'Acer (Associazione costruttori edili romani) che nel '92, al di fuori di ogni procedura, aveva dichiarato la disponibilità all'acquisto per 160 miliardi. Iritecna nel biennio successivo coltiva una serie di manifestazioni di interesse e di iniziative, ma non riesce a ottenere offerte concrete e vincolanti. Nel '96, dopo la fase di trattative private, viene pubblicata una nuova sollecitazione a manifestare interesse. Questa procedura, protratta fino all'aprile del '97, determina una sola offerta a fermo, che per i suoi contenuti economici (53 miliardi a valore attualizzato) viene dichiarata insoddisfacente. Ieri la fine della storia, [r. e. s.]

Persone citate: Benetton

Luoghi citati: Lazio, Roma